Rumori molesti, battaglia legale tra residenti e Comune di Arco per il bar «Urban Space»: arriva la contro-petizione
Gli abitanti di via Torino hanno trascinato l’amministrazione comunale in tribunale per chiedere di rispettare il silenzio a ridosso delle loro case. I frequentatori del Sottotetto nel parco Nelson Mandela si schierano dalla parte della gestione e hanno avviato una raccolta firme
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ARCO. Lo scontro tra residenti e Comune di Arco per il presunto «rumore» al Sottotetto approda in tribunale. La giunta comunale ha infatti autorizzato il sindaco Alessandro Betta a costituirsi nel ricorso presentato innanzi al tribunale di Rovereto di alcuni residenti di via Torino e dintorni che lamentano i rumori provenienti dal «Sottotetto Urban Space» di proprietà dell'amministrazione comunale e ubicato all'interno del Parco delle Braile («Nelson Mandela»).
Il gruppo di residenti chiede, nel ricorso, di ottenere «l'immediata e definitiva cessazione dell'attività di bar del chiosco di proprietà comunale» e, in subordine, «il divieto di espletare intrattenimenti musicali» all'interno del bar, «il divieto di assembramenti sulla via pubblica», oltre al «risarcimento del danno per l'intollerabilità - presunta - dei rumori dai ricorrenti subiti durante il tempo di apertura del pubblico esercizio», oltre alla «condanna al pagamento di somme per le future eventuale violazione o inosservanze dei provvedimenti che l'Autorità giudiziaria riterrà di imporre».
Come sottolineato in una recente delibera della giunta comunale, l'amministrazione comunale «deve costituirsi in giudizio al fine di confutare la tesi prospettata dai ricorrenti in merito alla presunta rumorosità intollerabile dell'esercizio pubblico di proprietà comunale e», dunque, «è necessario autorizzare il sindaco alla costituzione in giudizio nel ricorso promosso dagli istanti». A rappresentare l'amministrazione comunale sarà dunque l'avvocato Barbara Zampiero, responsabile dell'avvocatura comunale. L'udienza è fissata per l'8 maggio, ma il 29 aprile si terrà la mediazione tra le parti al fine di evitare il processo e trovare così un accordo che possa soddisfare da una parte i residenti e, dall'altra, il Comune di Arco e i gestori del bar.
Nel frattempo, è circolata, nelle scorse ore, una petizione da parte dei fruitori del «Sottotetto» in difesa dell'attuale gestione della struttura. «I sottoscritti, appresso che un gruppo di cittadini ha notificato all'amministrazione comunale ricorso per ottenere dal giudice un ordine di chiusura del chiosco denominato Sottotetto», intendono «evidenziare all'amministrazione che sia il parco che il chiosco non arrecano alcun fastidio, né rumori molesti».
La petizione sottolinea che prima della recente riqualificazione del parco e costruzione del chiosco, «l'area delle Braile era depressa, sporca e relativamente pericolosa poiché abbandonata con alcune costruzioni fatiscenti. Dopo i lavori effettuati, con il parco ed il chiosco è diventata invece un'area di utilizzo collettivo di riferimento per bambini, giovani e famiglie. Si testimonia che la musica durante il giorno e la sera risulta piacevole e gli eventi musicali - pochi durante l'anno - in cui la musica è un po' alta, mai sono terminati oltre le 23 e costituiscono occasione di piacevole intrattenimento durante il periodo estivo. Il parco - affermano i fruitori - è un polmone verde nella città e il chiosco, oltre a offrire ristoro, funge anche da presidio»