Ciclovia del Garda, anche Arco dice no al progetto a sbalzo: preoccupazione per i possibili danni al Linfano
Ben 16 voti su 20 per la mozione che chiede, fra l’altro, un sopralluogo con i tecnici nel tratto di competenza del Comune, per garantire «integrità e sicurezza»
ARCO. Il consiglio comunale di Arco chiede di rivedere il progetto della «Ciclovia del Garda» e ai tecnici provinciali di organizzare un sopralluogo a Linfano, nel tratto della macro-opera che riguarda il territorio arcense. Con 16 voti a favore e 4 astenuti, l'assemblea ha infatti approvato l'ordine del giorno condiviso dalla maggioranza e dalle due consigliere di minoranza, Arianna Fiorio e Chiara Parisi, documento che contiene in allegato la mozione presentata originariamente dalle due esponenti della «Civica Olivaia» sul tema della Ciclovia, opera fortemente criticata durante il dibattito andato in scena lunedì sera al Casinò. «Mi concentro su alcuni aspetti che ritengo principali» ha affermato Fiorio durante la presentazione, nella quale ha evidenziato, attraverso anche la proiezione di alcune immagini, numerose criticità relative al progetto.
«Il primo riguarda il paesaggio, talvolta si sente dire che è opinabile, ma queste immagini restituiscono la bellezza e l'unicità di questo luogo. Quest'ultimo tutelato a livello ministeriale sin dal 1958, anno nel quale si riconosce l'importante interesse pubblico e la bellezza non comune di questo posto. Questo legittima il Comune di Arco a dire la sua, visto che anche a Roma ci si è pronunciati a favore di questo patrimonio che abbiamo».
La consigliera ha mostrato le immagini delle opere in corso, sottolineando «le ferite che vengono inferte» alle rocce e a tutto il paesaggio gardesano. «A tutto questo si lega un discorso di costi, legati anche alla manutenzione di tutte le opere. Già adesso c'è un problema di efficacia».
A nome della maggioranza sono intervenuti Stefano Mazzoldi («Pd») e Stefano Miori («Campobase»), che hanno condiviso le preoccupazioni espresse dalla «Civica Olivaia» sul tema della Ciclovia. «La mozione ci ha dato molti spunti per riflettere - ha sottolineato Mazzoldi, presentando l'ordine del giorno poi condiviso dal consiglio comunale e ricordando come l'opera coinvolga la città delle Palme nella zona di Linfano - come maggioranza abbiamo cercato di approfondire e di fare tutta una serie di riflessioni. La mozione contiene alcuni aspetti molto condivisibili, e altri meno».
«Non è stato fatto il massimo a livello progettuale - ha sottolineato l'ex assessore Miori - le preoccupazioni sono condivise, mi viene davvero difficile pensare che non si possa fare meglio di così. La ciclovia non va demonizzata in quanto tale - ha osservato il consigliere di maggioranza - ma il progetto non è all'altezza della prospettiva che vuole avere». Il dispositivo dell'ordine del giorno votato dal civico consesso impegna la giunta comunale a prendere posizione affinché si «rivaluti la progettazione dell'opera valutando fra le ipotesi anche l'intermodalità, come previsto dagli atti ministeriali, e, in ogni caso che rivaluti i tratti a sbalzo-passerella, al fine di preservare l'integrità paesaggistica e garantire standard di sicurezza accettabili per tutti».
Si chiede inoltre di verificare la disponibilità della stessa e Provincia Autonoma di Trento dei funzionari tecnici impegnati nella realizzazione dell'opera ad «organizzare con l'amministrazione un incontro/sopralluogo di approfondimento», estendendo «l'invito all'intero consiglio comunale», soprattutto per la parte più di interesse per il nostro comune «corrispondente alla zona del Linfano».
L'ordine del giorno ricorda inoltre che «sono sempre più frequenti gli episodi atmosferici e ambientali e i conseguenti episodi di frane e smottamenti che hanno interessato, e tutt'ora interessano, le aree coinvolte nella realizzazione dell'opera».