Il lago di Garda è pienissimo, livello anche troppo alto: +138 centimetri sulla soglia
Un anno fa l’allarme secca, adesso le piogge abbondanti lo hanno riempito: nel Mincio in uscita 150 metri cubi al secondo, ma ne entrano 170
RIVA DEL GARDA. L'anno scorso la siccità e il lago bassissimo, quest'anno abbondanza di piogge e bacino strapieno. Il lago di Garda dal 16 maggio è più alto della quota di guardia fissata a +135 centimetri sopra lo zero idrometrico di Peschiera (cioè il livello a cui l'acqua del lago inizia a defluire nell'emissario, il fiume Mincio) e si colloca ora attorno ai +138 cm.
L'altezza della superficie del lago è regolata artificialmente dalle chiuse di Salionze sul Mincio gestite dall'Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po). L'ingresso di acqua nel bacino dipende dunque dalle piogge mentre il volume in uscita dalle decisioni umane. Ieri ne uscivano 150 metri cubi al secondo e ne entravano 170,7 (dati di www.laghi.net).
Gaetano La Montagna, dirigente di Aipo Lombardia orientale, è il responsabile: «Stiamo derivando (facendo uscire dal lago ndr.) 150 metri cubi al secondo, più di questo non riusciamo a fare, c'è il rischio di creare qualche problema a valle. Il periodo piovoso pare in fase di esaurimento per cui bisogna avere un po' di pazienza».
Nel 2022 e nell'inverno 2022-2023 ci fu siccità nel nord Italia. Il livello del Garda era ai minimi storici, il 19 aprile 2023 stava a +46 centimetri sopra lo zero idrometrico. Le sue acque sono utilizzate in primavera e in estate per irrigare le campagne mantovane: se non si fosse messo a piovere in primavera 2023 la situazione per gli agricoltori sarebbe diventata spinosa. L'inverno appena finito e la primavera in corso sono invece prodighe di pioggia.
«Siamo stati un po' sfortunati - dice ancora La Montagna - perché gli eventi meteo sulla pianura padana hanno avuto caratteri di eccezionalità; la settimana scorsa l'evento meteo aveva 300 anni di tempo di ritorno, veramente una cosa significativa. Sul Garda c'è stato qualche problema localizzato come al lungolago di Lazise che è un po' basso, lì chiaramente con il lago a quasi 140 cm e il lungolago a 130, l'acqua è più alta della passeggiata. C'è stato anche qualche problema di troppo pieno del sistema di smaltimento ma sono criticità locali. Nulla a che vedere con la sicurezza dei cittadini o dei centri urbani. Noi manterremo ovviamente i 150 metri cubi al secondo per un bel po' di giorni anche perché abbiamo la necessità, da lunedì in avanti, di abbassare progressivamente il lago perché dobbiamo fare i lavori del Pnrr».
La settimana prossima, dunque, aprirà il cantiere alla diga di Salionze, lo sbarramento realizzato sul fiume emissario Mincio negli anni Sessanta, sei chilometri a sud di Peschiera, per regolare in modo artificiale il deflusso delle acque del Garda e, quindi, il livello del lago.
«Si tratta dell'ammodernamento di tutti i sistemi di regolazione sul Mincio - spiega ancora La Montagna - dalla diga di Salionze fino a Governolo, sostituiremo tutte le paratoie con un finanziamento di 20 milioni del Pnrr. Lunedì inizieranno i lavori con un adeguamento sismico importante alla diga. L'obiettivo è di avere un sistema più performante. Anche perché da quando è stato realizzato, sessant'anni fa, un intervento così corposo all'intera struttura non è mai stato fatto. Abbiamo necessità di arrivare a settembre ottobre con il lago sui 70 centimetri per affrontare poi l'autunno».
In stretto contatto con Aipo è la Comunità del Garda, in particolare attraverso il suo segretario Pierlucio Ceresa: «Abbiamo avuto eventi meteorici eccezionali. Il livello del lago - ha detto - è molto alto, si fa fatica a farlo abbassare. Il lago è stazionario attorno ai 138 centimetri».
Alla domanda se il Garda sia stato mantenuto a una quota eccessiva nei mesi scorsi, Ceresa risponde: «Siamo andati incontro a una stagione che poteva essere siccitosa. Un anno fa i problemi erano opposti, per cui bisognava tenere il lago in determinate condizioni. Da un mese sono in contatto con Aipo per sollecitare e fare in modo che non salga più di tanto. Il limite massimo è a 135 centimetri sopra lo zero idrometrico e ora siamo a 138 ma siamo in leggero calo. Sta uscendo il massimo, lo scarico è a 150 metri cubi al secondo, più di così non si può perché bisogna tenere conto della tenuta idraulica dei comuni del Mincio, a valle, e dei laghi di Mantova».