Nuovo Eurobrico “green” da 10 milioni ad Arco, Paterno: lavoreremo solo con imprese trentine
Il patron del colosso Fai da Te: ”Qui ci sono gli edifici più vecchi ed uno alla volta li rifaremo o li ammoderneremo tutti, fa parte della nostra filosofia”. Il progetto nei dettagli
ARCO. «Siamo felici di investire 10 milioni di euro nel Green Center per rinnovare l'Eurobrico di Arco che è uno dei più datati tra i tanti aperti. D'altro canto siamo trentini e siamo partiti in Trentino per poi espanderci in cinque regioni d'Italia e quindi i primi complessi li abbiamo realizzati a casa nostra. Qui, infatti, ci sono gli edifici più vecchi ed uno alla volta li rifaremo o li ammoderneremo tutti, fa parte della nostra filosofia».
Domiziano Paterno, patron del colosso del «fai da te», è soddisfatto del via libera arrivato dal Comune e soprattutto dalla commissione edilizia per demolire il centro commerciale di via Santa Caterina (il primo realizzato in provincia) e ricostruire ex novo il punto vendita da 4.300 metri quadrati. Che, per altro, al piano superiore ospiterà altri cinque negozi rilanciando di fatto lo storico shopping center arcense rendendolo ancora più attrattivo.
Un dato importante, però, è che a lavorare alla nuova opera in via Santa Caterina saranno imprese esclusivamente locali, tutte trentine nessuna esclusa.
«Anche questa è la nostra filosofia imprenditoriale. - conferma Paterno - In ogni punto dove interveniamo per ristrutturare o fabbricare facciamo sempre operare imprese e ditte del posto. In Trentino, infatti, facciano lavorare i trentini, non chiediamo ad aziende veronesi di veneri qui, tanto per dire».
L'economia, l'edilizia in questo caso, dunque riprende decisamente fiato e, stavolta, grazie ai privati. L'investimento del gruppo Paterno, d'altro canto, è di quelli importanti (stiamo parlando, come detto, di 10 milioni di euro) e, tra l'altro, segnerà la rinascita di quello spazio lungo il viale che collega Arco e Riva.
Se altrove, in provincia, Eurobrico ha previsto dei restyling dei capannoni, ad Arco sarà invece un compendio nuovo di zecca. Perché il vecchio edificio sarà abbattuto e ricostruito con materiali nuovi e un design accattivante. Il progetto prevede anche un parcheggio interrato da 420 posti auto mentre la superficie commerciale sarà di 4.300 metri quadrati (di cui 3.400 per l'esposizione) e potrà godere di un ampio magazzino sotto.
All'ultimo piano, poi, arriveranno altre attività commerciali per completare l'offerta al cliente che, oltre al bricolage, potrà curiosare tra altre tabelle merceologiche. Di fatto fino all'acquisto del sito da parte di Paterno c'erano altre attività che ora si sono trasferite. Ma l'interesse per occupare la galleria al primo piano è tanto e le richieste di insediarsi, non a caso, sono già tante. Insomma, sarà di fatto un altro e più accogliente centro commerciale, con proposte di qualità ed un'estetica accattivante.
I lavori di demolizione e quindi di costruzione vera a propria inizieranno a gennaio, subito dopo le festività natalizie, e nel giro di un anno dovrebbero essere completati con la consegna, come si dice in gergo, chiavi in mano.
Ovviamente Eurobrico non chiuderà i battenti in attesa della nuova casa ma resterà a disposizione dei clienti. «No, non sparimemo. Il negozio sarà temporaneamente trasferito all'ex Sait, che è uno spazio già libero, anche e soprattutto per garantire la continuità occupazionale ai nostri 18 dipendenti».
Quando riaprirà il «Green Center» in via Santa Caterina, poi, il numero di addetti dovrebbe aumentare del 20-25%, un'altra salutare boccata d'ossigeno per l'economia locale. L'immobile, tra l'altro, sarà a basso consumo energetico e assolutamente rispettoso dell'ambiente, un «green center» vero e proprio. La maggior parte del materiale impiegato, infatti, sarà legno e ad occuparsene sarà la «Xlam Dolomiti spa», società controllata dallo stesso gruppo Paterno.