Ciclabile da Nago a Torbole, un "serpente" di asfalto da due milioni e mezzo (sottopasso compreso)

Oggi la consegna del cantiere, Fugatti loda le nuove reti ciclabili, ma non parla del «buco» di Ponte Alto né del collegamento al Bus de Vela

NAGO TORBOLE. Qualcuno ha già storto il naso, vedendo che la classica veduta del Garda da Nago, all’imbocco della discesa su Torbole, che fece incantare tanti viaggiatori dell’Ottocento, sarà stravolta per sempre. Ma il nuovo bypass ciclabile è una realtà in arrivo, ed oggi è stato consegnato il cantiere, che si concluderà – si spera - fra un anno.

L’ufficio stampa della giunta provinciale afferma che «Un potenziamento della rete ciclopedonale del Trentino con un nuovo percorso sicuro e dedicato che metterà in collegamento la Vallagarina con l’Alto Garda (a partire dalle zone di Torbole e Arco) ma anche con la valle dei Laghi in direzione Trento. Questa la valenza del nuovo bypass ciclabile tra Nago e Torbole, in sigla l’unità funzionale 19 della Ciclovia del Garda, che ha visto oggi la consegna definitiva dei lavori all’impresa aggiudicataria alla presenza del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, dei sindaci di Torbole-Nago Gianni Morandi e di Riva del Garda Cristina Santi, dell’assessore della Comunità di valle Alto Garda e Ledro Ezio Tarolli, del presidente dell’Apt Garda Trentino Silvio Rigatti, oltre che dei tecnici provinciali Carlo Benigni, Sergio Deromedis, Mattia Morghen dell’Agenzia provinciale opere pubbliche e di Lorenzo Gislimberti del Servizio geologico che fornisce un supporto per gli aspetti geologici del cantiere».

Per il comunicato, «Un momento che segna l’avvio vero e proprio della fase realizzativa dell’opera, al termine della stagione turistica estiva (e in seguito alla prima consegna parziale per i lavori di esbosco e approntamento delle aree di cantiere), per l’intervento da quasi 2 milioni e mezzo di euro che ha una conclusione prevista tra circa un anno. “L’obiettivo è migliorare e mettere in sicurezza il passaggio di bici e pedoni dalla Vallagarina e dalla zona di Mori al lago di Garda. Procede quindi, con un’ulteriore e importante tassello, la Ciclovia del Garda”, ha detto Fugatti, che in occasione della firma del verbale di consegna lavori, nel punto panoramico sulla SS240 scendendo in direzione di Torbole, ha sottolineato l’impegno confermato dalla Giunta provinciale per “l’infrastrutturazione della mobilità sostenibile in tutto il Trentino”: “Il piano delle opere provinciali che andremo ad approvare - ha aggiunto il presidente - riserva 25 milioni di euro proprio alle nuove ciclabili”. Nessuna notizia, però, del tratto Ponte Alto-Pergine, che è pronto e finito, ma aspetta ancora l’avvio dei lavori della galleria dei Crozi, che dureranno oltre 3 anni, e che dovevano essere in corso da mesi. 

Dopo gli interventi di Carlo Benigni, dirigente del Servizio opere stradali e ferroviarie, e Sergio Deromedis, direttore dell’Ufficio Ufficio infrastrutture ciclopedonali, che hanno illustrato tra i diversi elementi la valenza strategica del progetto per il collegamento alla Ciclovia del Garda, al fine di intercettare i flussi turistici anche da nord, nonché per il completamento in prospettiva dell’anello Trento-Rovereto-Riva del Garda e ritorno verso il capoluogo attraverso la valle del Sarca, hanno preso la parola gli amministratori locali. Anche qui, si parla di «completamento dell’anello», ma l’anello manca del tratto Cadine- Trento. Che non sarà lungo il Bus de Vela, ma (in futuro) attraverso Sardagna e Sopramonte. 

Descrizione dell’opera
Spiega il comunicato che «L’unità funzionale 19 della Ciclovia del Garda, finanziata con fondi del PNRR – Missione 2 - Componente 2 – Rafforzamento della mobilità ciclistica, prevede la creazione di un collegamento con elevati standard di sicurezza e qualità tra Torbole e Nago, utilizzando in gran parte la viabilità secondaria esistente, già di fatto utilizzata per lo spostamento escursionistico e cicloturistico con mountain bike.
L’intero progetto si sviluppa in sede propria, con una larghezza di 3,00 metri più le banchine laterali. Per l’attraversamento sicuro della SS240 scendendo in direzione di Torbole, il progetto prevede all’altezza del bar “Sesto Grado” un nuovo sottopasso ciclopedonale in roccia che sbucherà a valle, lungo il lato ovest del tornante, cosiddetto “curva parabolica”.

PRINCIPALI DATI TECNICO – AMMINISTRATIVI.
Progettista: ing. Mattia Morghen (Provincia Autonoma di Trento - APOP)
Strutture: ing. Ruggero Cazzolli
Direttore dei Lavori: ing. Mattia Morghen (Provincia Autonoma di Trento - APOP)
Direzione operativa geologica: geol. Lorenzo Gislimberti (Provincia Autonoma di Trento - APOP)
Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione: ing. Gianpaolo Bonani
Impresa Appaltatrice: Morelli S.r.l.
Responsabile del Procedimento: ing. Mario Monaco (Provincia Autonoma di Trento - APOP)
Importo lavori: 2.590747,21 euro a base d’asta di cui 110.327,55 euro per oneri per la sicurezza.
Importo contrattuale: 2.484.255,13 euro comprensivi degli oneri per la sicurezza, al netto del ribasso offerto pari a 8,369%.
Tempo contrattuale: 358 giorni naturali e consecutivi
Presunta ultimazione dei lavori: seconda metà 2025.

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