«La frana alla galleria dei Titani conferma la situazione di pericolo sulla Gardesana»
Il Coordinamento tutela Garda rilancia la richiesta di sicurezza alla Provincia anche in relazione alla futura costruzione del tratto trentino della ciclovia: in quel tratto gli smottamenti avvengono ma non si registrano poiché non interferiscono con la circolazione automobilistica
APPROFONDIMENTO «Frana proprio dove vogliono fare la ciclovia»
IL FATTO Frana vicino a Limone: chiusa la Gardesana occidentale
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VIDEO La grande frana sulla Gardesana a Limone
TRENTO. La nuova frana che lo scorso 6 settembre 2024 ha interessato la sponda occidentale del Lago di Garda "è caduta all'imbocco sud della galleria dei Titani, su suolo trentino". Lo ricorda in un comunicato il Coordinamento interregionale per la tutela del Garda, chiedendo se le barriere parasassi esistenti hanno retto all'impatto e se il rischio per la strada gardesana occidentale sia o meno mitigato, anche in relazione alla futura costruzione del tratto trentino della ciclovia del Garda.
"Nei 3,6 chilometri che intercorrono le frane ci sono, ma non vengono registrate poiché non interferiscono con la circolazione automobilistica. Nei decenni scorsi una superficialità nella gestione del territorio con le sue criticità oppure una sospensione della prevenzione dei crolli in attesa di adeguare le difese attive e passive alla futura ciclovia ha causato una situazione di pericolo sulla gardesana che non può più essere ignorata", scrive il Coordinamento.