Arco, i ladri colpiscono nella notte al Punto Snai: spariti trentamila euro
I malviventi hanno agito indisturbati verso le 4 del mattino, forzando l'ingresso sul lato che dà verso il "DNA Cafè". Forzate le slot machine e la cassaforte, poi la fuga, probabilmente a piedi nelle campagne vicine
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ARCO. Non capitava da molto tempo, almeno dalle nostre parti, che una sala giochi, un punto scommesse o qualcosa di simile, fosse preso di mira dai ladri. Che invece questa volta non si sono lasciati condizionare dal fatto che il «Punto Snai» di Arco si trovi con l'ingresso rivolto verso la sempre trafficata Ss45bis alla rotonda di viale Santa Caterina e che sia adiacente ad un noto locale - il "DNA Cafè" - che lavora fino a tardi.
I ladri sono riusciti a forzare la porta di accesso probabilmente attorno alle 4 del mattino e una volta dentro hanno fatto man bassa di tutto quello che c'era. Ad iniziare dalla tante slot machine custodite all'interno dell'esercizio, sfasciate una dopo l'altra per recuperarne il contante. Monete e banconote.
Poi i ladri hanno rivolto la loro attenzione alla piccola cassaforte, estratta dal muro. In totale sono riusciti a prelevare 30 mila euro ed ad allontanarsi indisturbati agendo in pochi minuti nonostante la complessità del "colpo" e il rischio di essere scoperti vista la vicinanza della strada. E in effetti qualcuno ha sentito qualche rumore sospetto - pare i colpi inferti alle slot per aprirle - e ha dato l'allarme al «112».
Ma quando le forze dell'ordine sono arrivate sul posto dei ladri non c'era più nessuna traccia. Sembra probabile che si siano allontanati a piedi, anche per sfuggire ad eventuali telecamere che potessero registrare un numero di targa, raggiungendo il veicolo per la fuga nelle campagne retrostanti il complesso commerciale che ospita anche «Tigotà».
Una volta recuperati i filmati delle videocamere interne, sarà possibile capire qualcosa di più della dinamica del furto: quanti erano i ladri, come hanno agito, come hanno forzato il serramento e la cassaforte. Ma si può dare per scontato che abbiano agito a volto coperto sapendo che il «Punto Snai» deve essere dotato di impianto di videosorveglianza.
Le immagini, quindi, potrebbero non essere determinanti per le indagini affidate alla stazione Carabinieri di Arco. Ma potrebbero comunque aiutare a capire se chi ha agito conosceva bene i luoghi lasciando intendere che gli autori del furto siano da ricercare tra i clienti del punto.