La magistratura dispone l’autopsia per spiegare la morte improvvisa di Manuel Chisté, di soli 29 anni
Trovato senza vita nel suo letto dalla madre, nell’abitazione del Rione 2 Giugno a Riva: vasta emozione e cordoglio, i ricordi di chi lo conobbe
TRAGEDIA E' stata la mamma a trovarlo
RIVA. Sarà l'autopsia, disposta dalla procura di Rovereto e che sarà eseguita venerdì, a chiarire le cause della morte del 29enne Manuel Chistè, trovato nel suo letto senza vita dalla madre lunedì mattina nell'appartamento che condividevano nel rione 2 Giugno. Un accertamento dovuto per capire come sia stato possibile che un ragazzo così giovane sia morto all'improvviso. La scienza darà le sue risposte, risposte che non riusciranno a lenire il dolore della mamma Monica e di un'intera comunità, travolta dalla tragedia che ha strappato alla vita un ragazzo speciale.
«Gli auguro solamente di aver ritrovato suo padre, gli auguro solamente la felicità che meritava anche qui e spero con tutto il cuore stia ballando con lui finalmente felice» racconta Manuel Dalbon che di Chistè era il datore di lavoro. Tante le ore che i due hanno diviso dietro il bancone al «Monkey Bar» di via Vergolano ad Arco. «Stefano (il papà di Manuel, morto a causa di un male incurabile tre anni fa, a soli 46 anni) era il mio migliore amico - ricorda ancora Dalbon -. Ricordo Manuel fin da piccolo quando Stefy lo portava in giro con noi, così è diventato per me un fratello e serberò sempre nel cuore il ricordo del nostro abbraccio mentre ci diciamo che ci vogliamo bene». Stefano e Manuel sono state due persone speciali con le quali Dalbon ha percorso un pezzo di strada: «nonostante sia stato un percorso breve è stato così intenso che niente e nessuno mai riuscirà a colmare questo vuoto. Un amore più che amicizia» conclude.
Il sorriso di Manuel torna nei ricordi di chi lo ha conosciuto. Come in quelli di chi lavora al Cafèlac, locale dove lo stesso 29enne era stato impegnato come barista. «Ciao Manuel - scrivono gli ex colleghi e ancora amici - eri un ragazzo d'oro che per anni abbiamo apprezzato dietro il banco del Cafèlac, sapevi far sorridere e sorridevi con naturalezza, sempre pronto a condividere battute e scherzi, anche negli ultimi anni in cui la vita ti ha messo a dura prova per la perdita del tuo caro papà Stefano, che era anche un nostro coetaneo e amico. Li abbiamo scoperto che dietro il tuo sorriso c'era un ragazzo profondo e con una grande sensibilità. In questi giorni abbiamo pianto tutti e non è facile riuscire ad asciugare le nostre lacrime, non lo meritavi caro Manuel non meritavi questi ultimi due anni e questo tragico malore che ti ha portato via da noi tutti, ti ricorderemo sempre con il tuo sorriso e la tua voglia di vivere. Un abbraccio e un pensiero non possono che essere per la tua cara mamma Monica, a cui noi tutti siamo profondamente vicini».
Una vicinanza a mamma Monica, travolta da un dolore che strappa il cuore avvenuto a pochi anni di distanza dalla morte del marito, che viene espressa anche dalla sindaca di Riva, Cristina Santi a nome suo e anche dell'intera comunità: «Le mie condoglianze per la prematura e improvvisa scomparsa di Manuel Chistè, un ragazzo d'oro entusiasta della vita. Un sentito abbraccio ai familiari e a chi gli voleva bene, da tutta la comunità di Riva del Garda».Sui social, fra i tanti, anche il ricordo di un ex insegnante del 29enne, Paolo Retinò: «Gli anni più belli della mia vita da insegnante. Ti ricordo Manuel: vita normale, voglia di studiare che va e viene, tanta simpatia, un sorriso grande. E la gita a Monaco che avete organizzato da soli, nel 2013, in terza. Ho tutto impresso in mente. Quanta vita in quella piccola scuola».