L'inchiesta / Politica e affari

Riva del Garda, il Pd chiede le dimissioni della sindaca Santi e dell'assessore Malfer

L’ex primo cittadino Mosaner: «Se le cose stanno così si tratta di una pagina buia per la città». In passato uno scontro durissimo sul destino dell'area Cattoi tra l’amministrazione Mosaner (che optava per la destinazione a verde pubblico) e la cordata degli indagati Hager e Signoretti. Finora i giudici hanno sempre dato ragione all'ex sindaco democratico

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di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA - «Se le cose stanno così si tratta di una pagina buia per la nostra città». L’ex sindaco e oggi capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Adalberto Mosaner per il momento si limita ad osservare e non affonda il colpo nei confronti dei suoi avversari politici e di chi (Hager e Signoretti) gli ha fatto passare mesi e mesi di vicissitudini giudiziarie e forse lo ha portato alla sconfitta elettorale di quattro anni or sono quando la corsa per la riconferma a Palazzo Pretorio si risolse a vantaggio di Cristina Santi per una manciata di voti al ballottaggio. Nella sede del Pd si ritrova nel pomeriggio e in serata con gli altri componenti del gruppo consiliare (Bertoldi, Zanoni e Chizzola, manca la consigliera Lucia Gatti).

Oggi è probabile una presa di posizione ufficiale ma intanto un messaggio chiaro lo manda il segretario appena riconfermato Tiziano Chizzola che di fatto chiede le dimissioni della sindaca e dell’assessore all’urbanistica Mauro Malfer (ritratti nella foto qui sotto): «Siamo scioccati dalla notizia, ma abbiamo piena fiducia nella magistratura e attendiamo con ansia ulteriori sviluppi - scrive in una nota Chizzola - Nel frattempo, viste le pesanti accuse, ci aspettiamo che tutte le persone coinvolte facciano un passo indietro per il bene di chi rappresentano».

«Da quello che conosciamo dell’inchiesta fino a questo momento - aggiunge l’ex sindaco Mosaner - emerge ancora una volta che l’operato della precedente amministrazione da me guidata è stato assolutamente corretto. Del resto vi sono chiari pronunciamenti giudiziari che lo testimoniano. Io non mi sono piegato? Questo non posso e non voglio dirlo. L’accusa di tentata estorsione nei miei confronti? I giudici di primo e secondo grado hanno scritto testualmente che la società VR101214 di Hager e Signoretti ha evidentemente abusato dello strumento processuale contro il sottoscritto. L’accusa che viene mossa adesso a loro carico mi sembra ben più pesante...».

La «grana ex Cattoi» è stata oggetto di uno scontro durissimo tra l’amministrazione Mosaner e la cordata Hager e Signoretti.

Uno scontro peraltro nemmeno concluso visto che i privati hanno presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’appello di Trento che per la seconda volta ha dato ragione all’ex sindaco respingendo la richiesta di risarcimento danni da oltre 20 milioni di euro.

«Vi sono tre procedimenti a noi favorevoli - ricorda ancora Mosaner - Una sentenza del Tar e i due gradi di giudizio sulla causa civile intentata da Hager e Signoretti. I giudici hanno sempre detto che il mio e il nostro operato è stato corretto e in linea con il perseguimento dell’interesse pubblico».

I giudici della Corte d’appello di Trento a febbraio del 2023 scrivevano tra l’altro che «nessun “deliberato favoritismo” e nessuna “intenzionale vessazione” sono stati poi posti in essere dal Mosaner. Quello che l’appellante in più occasioni taccia di essere “interesse personale e propagandistico” del Mosaner (la destinazione dell’area a verde pubblico), è in realtà un obiettivo politico– amministrativo trasparente e insindacabile cui restano del tutto estranei interessi personali, spettando al sindaco la declinazione dell’interesse pubblico secondo il programma politico che ne ha condotto all’elezione».

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