Cristina Santi candidata sindaco? Secco no di Fratelli d'Italia: pronti anche ad andare da soli
Gli ex alleati del centrodestra tracciano la linea per le prossime elezioni comunali, a cominciare dal veto sulla prima cittadina uscente (e indagata)
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RIVA DEL GARDA.Un appello (forse l'ultimo) affinché il centrodestra si presenti unito alla scadenza elettorale di maggio. Con due punti fermi: sotto il profilo politico l'ennesimo «no» alla riconferma di Cristina Santi alla guida della coalizione; dal punto di vista programmatico, la necessità «di una revisione completa e trasparente della Variante 13 bis» valutando i presupposti «per l'esproprio dell'area ex Cattoi». E già questo basterebbe. Ma Fratelli d'Italia ci mette il "carico" sul programma indicando percorsi e priorità che sono l'esatto contrario di quanto portato avanti in questi quattro anni e mezzo dall'amministrazione Santi.
«Del resto in maggioranza è come se non ci fossimo mai stati perché siamo sempre stati tagliati fuori dalle scelte strategiche» rivendica Elisabetta Aldrighetti, commissaria della sezione di FdI Alto Garda e Ledro. E il presidente di Fratelli d'Italia Alessandro Iurlaro scandisce le tempistiche: «Entro gennaio vogliamo che tutti i tavoli comunali siano chiariti. Il discorso vale ovviamente anche per Riva del Garda».
All'indomani dei dubbi sollevati da un esponente di spicco della Lega (partito di Cristina Santi) quale il presidente del consiglio comunale Salvatore Mamone e della replica del segretario provinciale del Carroccio Diego Binelli («Cristina Santi resta la nostra candidata per guidare la coalizione di centrodestra), Fratelli d'Italia rompe il silenzio e lancia un ultimatum alla coalizione, a cominciare ovviamente da chi (Lega, Patt, Forza Italia e Lista Spinelli) ha sin qui sostenuto la ricandidatura di Cristina Santi: «È il momento di unirsi in una coalizione forte e compatta, aprendo un tavolo di confronto costruttivo e trasparente - afferma la commissaria Elisabetta Aldrighetti - L'obiettivo è individuare insieme un candidato capace di rappresentare e armonizzare tutte le anime della coalizione, superando scelte divisive come quella della sindaca in carica. Ribadiamo con fermezza che non appoggeremo la candidatura di Cristina Santi, ci rivolgiamo ai nostri attuali alleati e lavoriamo perché lo siano anche in futuro: il centrodestra può vincere solo se resta coeso».
Diversamente Fratelli d'Italia è pronta a correre da sola e proprio il nome di Aldrighetti è quello più accreditato per un'eventuale candidatura a sindaco. Poi ci sono gli aspetti programmatici per la prossima consiliatura in quello che appare un primo manifesto elettorale rispetto al quale, anche in questo caso, bisognerà trovare la quadra col resto della coalizione. Operazione apparentemente non facile visto e considerato che molte delle priorità indicate da FdI vanno esattamente nella direzione opposta rispetto a quanto fatto in questa consiliatura dall'amministrazione Santi.
Ecco allora che Fratelli d'Italia indica tra le priorità «una revisione completa e trasparente della Variante 13bis, divenuta emblematica - afferma Aldrighetti - per via della recente inchiesta giudiziaria». Così come «un altro obiettivo fondamentale è la valutazione dei presupposti per l'esproprio dell'area ex Cattoi, per restituire alla comunità un luogo simbolico e prezioso per Riva del Garda». Rimanendo nel solco delle previsioni della variante urbanistica ancora "sospesa" a Trento, Fratelli d'Italia dice «no» alla cancellazione del campo sportivo della Benacense in viale Rovereto e «si oppone all'uso di terreni agricoli per la realizzazione della Cittadella dello Sport, preferendo puntare sul rinnovo e l'ammodernamento delle strutture esistenti».
«Un altro punto su cui ci siamo sempre battuti è il completamento del Circolo Tennis, per il quale a fine novembre noi di FdI - ricorda Aldrighetti - abbiamo presentato un'interpellanza in cui non solo abbiamo chiesto che ci venissero fornite una volta per tutte le intenzioni sul suo futuro, ma che venissero accantonati i soldi a bilancio per i palloni pressostatici che, nonostante le promesse della sindaca Santi per ben 2 anni consecutivi, ancora non ci sono. Ma come già sospettavamo non è arrivata alcuna risposta».
«Sul tema della viabilità - incalza FdI - è necessario concretizzare gli svincoli di via Ballino su cui ci battiamo da anni, e avviare la realizzazione della ciclabile di Via Pigarelli». In ambito sanitario per Fratelli d'Italia «il Pronto Soccorso deve diventare un punto di riferimento sicuro per le emergenze e deve essere integrato da un servizio pediatrico con un ambulatorio operativo anche nei giorni festivi. Inoltre, è indispensabile riaprire il Cup territoriale, sia a Riva che ad Arco. Estendere il servizio di fisioterapia a domicilio per le persone allettate e garantire la sicurezza nei presidi sanitari con convenzioni con società di vigilanza sono altre misure necessarie. È inoltre urgente collaborare con la Provincia per destinare i vecchi volumi dell'Ospedale di Arco a soluzioni abitative per operatori sanitari e personale delle Rsa».
«Infine - conclude FdI - l'emergenza abitativa richiede un approccio concreto e pragmatico, coinvolgendo Provincia e Comunità di Valle per riqualificare immobili comunali e provinciali inutilizzati e trasformarli in residenze stabili».