Riva, il centrosinistra unito presenta Alessio Zanoni: «candidato sindaco per il cambiamento»
Dopo la vicenda giudiziaria che vede indagata anche la prima cittadina leghista Cristina Santi, l’opposizione si mostra compatta e «firma» i punti del programma per cinque anni
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RIVA DEL GARDA. C'è sempre una prima volta. Anche per il centrosinistra. La prima volta senza papabili candidati bruciati strada facendo; la prima volta di un'investitura ufficiale che non arriva dopo settimane e settimane di estenuanti trattative, di tavoli, riunioni segrete, etc.; anzi, arriva a meno di un mese dall'indizione ufficiale della data delle elezioni, il prossimo 4 maggio. «Perché c'è una città da ricostruire dopo quattro anni di dirigismo dispotico che l'ha fatta da padrone in Comune» afferma il "prescelto", Alessio Zanoni, candidato sindaco alle prossime comunali con tutto il fronte del centrosinistra che si riconosce dell'Alleanza democratica autonomista.
Nei giorni scorsi Zanoni ha rotto gli indugi e sabato mattina, in un luogo simbolo come piazza della Costituzione, è avvenuta la firma dell'accordo politico che sancisce la nascita della coalizione che vuole tornare a governare una città profondamente scossa dalla vicenda giudiziaria che sta mettendo a dura prova la squadra di governo.
«Certo - affermano all'unisono i presenti - vogliamo vincere ma prima di tutto convincere i cittadini e non vincere a tutti i costi», magari prima di tutto riportando la gente a votare considerato che Riva è da anni "regina" quasi incontrastata dell'astensionismo. Otto e forse nove le liste che ieri mattina hanno sottoscritto l'accordo politico e che dovrebbero presentarsi al voto di maggio: Partito Democratico, Campobase, Casa Autonomia, Azione, Europa Verde-I Verdi, La Sinistra, Autonomisti per Riva con Mario Caproni (che però ad Arco sostiene il centrodestra), la lista «Per Riva Domani» che fa riferimento a Barbara Angelini ed Enzo Bassetti e un'altra civica in divenire con Loredana Mascaro e Marina Bonometti, quest'ultima vicepresidente del Sal, il comitato Salvaguardia area lago.
Alla firma c'eranno tutti, compreso lo stato maggiore del Pd provinciale, a cominciare dal segretario Alessandro Dal Rì. Presente anche la segretaria provinciale di Campobase Chiara Maule mentre Casa Autonomia è stata rappresentata da Alice Vettori Carraro.
Zanoni, assessore con Claudio Molinari e per le due consigliature targate Mosaner, ha posto più volte l'accento sulla necessità di ritrovare la coesione sociale perduta «dopo la stagione politica di rottura del centrodestra che ha spaccato la comunità».
Di coesione e giustizia sociale ha parlato a più riprese il candidato sindaco Zanoni così come tutti i rappresentanti delle varie sigle intervenuti ieri mattina. Un «sociale» che deve permeare tutta l'azione di governo, «comprese le opere pubbliche - ha sottolineato l'ex assessore della giunta Mosaner - Nel programma delle opere pubbliche deve rientrare il concetto dell'investimento delle risorse in conto capitale finalizzato a generare un risparmio sulla spesa corrente e a generare risorse utili da reinvestire in servizi al cittadino». Sociale è anche, e prima di tutto, partecipazione: in questo senso lo stesso Zanoni ha annunciato una serie di serate a tema aperte prima di arrivare alla stesura del programma di coalizione.
«Ognuno conta e ognuno sarà ascoltato» ha incalzato il candidato sindaco. «Il confronto con i cittadini e coi soggetti organizzati, siano essi associazioni di volontariato o categorie economiche, esponenti del privato sociale o referenti di gruppi e comitati estemporanei, tutti dovranno trovare ascolto» sottolinea ancora Zanoni. Che intende avvalersi di alcuni "strumenti" operativi: la «consulta del sociale» (con incontri a cadenza periodica), un «open board con i giovani» («Una lavagna vuota e aperta da riempire di contenuti lavorando insieme» sottolinea), il «tavolo dell'economia» e «l'assemblea dei quartieri». Massima attenzione sarà posta al tema dell'ambiente, al «no consumo di suolo», al tema della pace con uno spazio espositivo permanente ai Forti del Brione. Con la Provincia bisognerà dare gambe agli accordi sottoscritti anni addietro («Ad oggi totalmente disattesi» sottolinea la coalizione) così come «riprendere l'iter legato al progettato e già finanziato palazzetto dello sport».
«Riva ha bisogno di trasparenza, condivisione e appartenenza» ha rimarcato il responsabile locale di Campobase Massimo Accorsi. «In questi quattro anni per certi tratti la democrazia è stata sospesa, c'è stato un clima di intimidazione e una limitazione della libertà di parola» ha denunciato Mirko Carotta (La Sinistra). «Il domani inizia adesso» ha rilanciato Barbara Angelini sottolineando come la lista Per Riva Domani» porrà grande attenzione ai giovani «perché i giovani hanno voglia di esserci e far sentire la loro voce». «Oggi Riva riparte - ha sottolineato la consigliera provinciale dem Michela Calzà - Con la schiena dritta dimostrata in questi quattro anni. Perché è così che si fa politica».