Candidati sindaco del centrodestra, se a Trento è impasse, a Riva è gelo sul nome del dopo-Santi
Riunione piena di ruggine, dove «non si è parlato di nomi», ma di un «tavolo programmatico». Però il tempo stringe e si vota fra quattro mesi
RIVA DEL GARDA. Erano in quindici, martedì sera, attorno al tavolo dello studio Prati per il primo vertice ufficiale del centrodestra-autonomista chiamato a sbrogliare la matassa per la scelta del successore di Cristina Santi.
Premessa: di nomi non se n'è parlato, giurano tutti i presenti. Nemmeno di quello della vicesindaca in carica Silvia Betta, non certo da oggi e nemmeno da ieri il profilo ritenuto da molti più idoneo per contrastare (sotto molti aspetti, anche guardando ai movimenti che stanno venendo avanti al centro) il fronte che fa riferimento all'Alleanza democratica autonomista e al candidato sindaco Alessio Zanoni.
Fumata nera quindi se si restringe il discorso al solo nome del futuro candidato sindaco che - hanno fatto sapere i presenti al termine della riunione - dovrebbe in teoria essere scelto entro la fine della prossima settimana, fine gennaio, primissimi giorni di febbraio.
Al tavolo c'erano il segretario del Patt Giovanni Santoni e il capogruppo Giuseppe Giuliani; per Fratelli d'Italia la presidente Elisabetta Aldrighetti e il capogruppo Nicola Santoni, Lorenzo Prati, Franco Gatti del Polo civico e Silvano Zanoni in rappresentanza della lista «Progetto civico» di Pietro Matteotti; Vittorio Ferraglia, Roberto Di Pofi e l'avvocato Claudia De Scolari Bonatti, Mirella Serafini, Tiziano Rigotto di Forza Italia, Maurizio Serafini di «Rivanità» e i delegati scelti dalla Lega (non senza polemiche la sera precedente) Lorenzo Pozzer e Lino Fruner.
«Dopo un confronto serio e pacato - recita la nota diffusa al termine della riunione, poco prima delle 20 - si è convenuto all'unanimità il metodo di lavoro partendo da un tavolo programmatico già fissato per venerdì prossimo 24 gennaio. Il successivo passaggio sarà quello di riunirsi nuovamente per individuare la figura del candidato sindaco che dovrà necessariamente rappresentare l'espressione unitaria di tutta la coalizione, a cui presentare la linea programmatica».
Quindi prima il programma e poi il candidato/a sindaco/a. «Entro la fine di gennaio al massimo vogliamo chiudere» aggiunge la presidente di Fratelli d'Italia Elisabetta Aldrighetti confermando che anche il partito meloniano porterà al tavolo un suo nome, che al momento rimane coperto.
Fumata nera si diceva, e c'era da aspettarselo al primo giro di valzer. Ma non sono mancate alcune scintille, in particolare tra la Lega e i rappresentanti di FdI, partito chiamatosi fuori dalla maggioranza dopo il terremoto giudiziario dell'inchiesta «Romeo».
Al Carroccio, e il concetto tra l'altro è stato sottolineato dallo stesso segretario provinciale Diego Binelli la sera precedente, non è piaciuto e non piace che a convocare il tavolo di coalizione sia stata «una forza di fatto in minoranza» rispetto al governo della città. Ruggini e sassolini che in casa Lega si sono voluti togliere dalle scarpe, strada facendo si vedrà quanto potranno incidere.
Intanto però un riavvicinamento concreto c'è: Fratelli d'Italia - come ha confermato ieri sera la presidente Aldrighetti - voterà il bilancio dell'amministrazione Santi. «È un bilancio tecnico, voteremo a favore» afferma l'esponente di FdI.
Resta da vedere poi, ora che lo "scoglio Santi" è stato aggirato, che convergenza si troverà sul programma considerato che su Variante 13-bis, area ex Cattoi, campo sportivo della Benacense, futuribile Cittadella dello sport e anche altro, il partito della premier nazionale ha espresso pubblicamente posizioni e intenti in forte contrapposizione rispetto a quanto fatto in questi quattro anni e poco più di consiliatura.
Da un'amministrazione di cui il nome più gettonato per succedere a Cristina Santi (la vice Silvia Betta) era ed è esponente di primissimo piano e ha avvallato queste scelte. Dopodiché la politica è l'arte di tutto e il contrario di tutto. Quello che oggi è bianco, domani è nero come se nulla fosse.