Il caso / Il dibattito

Riva del Garda dice no alla ruota panoramica: «Non siamo Mirabilandia»

Da quattro anni il Consorzio RivaInCentro prova a rilanciare. Ma la giunta comunale si spacca: tre contrari su cinque. L’assessore Grazioli: «Basta deturpare la fascia lago»

di Giancarlo Rudari

RIVA DEL GARDA. «La ruota panoramica sarebbe un elemento interessante di attrazione turistica, un valore aggiunto all'interno di un progetto di promozione della città». «Ma per carità. Non abbiamo bisogno di questo tipo di turismo: il nostro territorio, con tutte le sue ricchezze, ha bisogno di qualità e non certo di una struttura del genere vicino al centro o in riva al lago...». Manuela Stein (presidente Consorzio RivaInCentro) versus Luca Grazioli (assessore) non è un match, ma poco ci manca perché la ruota panoramica è una questione divisiva in città.

E le divisioni si ripercuotono anche nella politica con l'amministrazione comunale che ha detto no (si trattava di un parere, non di una delibera di giunta) all'ipotesi di ospitare in una zona limitrofa al centro un'attrazione (in forma ridotta, ovviamente) sul modello di quella famosa al Prater di Vienna o lungo le rive del Tamigi a Londra. Con tre contrari (la vicesindaca Silvia Betta e gli assessori Luca Grazioli e Pietro Matteotti) su cinque della ruota panoramica al momento non se ne parla.

«In pratica è stata confermata la scelta precedente che vede il Comune di Riva senza uno spazio dedicato a quelli che vengono definiti "spettacoli viaggianti". Tanto che - puntualizza l'assessore Lorenzo Pozzer - per il luna park in concomitanza della fiera di Sant'Andrea viene utilizzato lo spazio di Patrimonio Trentino alla Baltera. Sono dispiaciuto del parere negativo anche perché il Consorzio aveva avanzato una proposta compatibile con il centro storico dal punto di vista paesaggistico, viste le dimensioni contenute della ruota, all'interno di un progetto con manifestazioni che il Consorzio voleva proporre». Per la collocazione della ruota panoramica sono proposte varie soluzioni limitrofe al centro città lungo la fascia lago: dalla spiaggia degli Olivi oppure verso la Miralago oppure nello spazio davanti alla centrale.

«La nostra proposta - puntualizza la presidente Manuela Stein - risale a quattro anni fa e anche se questa volta non è stata accolta, non ci scoraggiamo e non molliamo. Siamo convinti che questo elemento di attrazione non è una cosa a se stante per fare business, ma aiuta a far lavorare di più le nostre categorie, andrebbe a incrementare l'economia locale perché va inquadrata nell'ambito di iniziative e progetti di più ampio contenuto in un periodo tra Pasqua e febbraio, che comprenda Natale e l'estate. Una ruota panoramica di dimensioni contenute (tra i 25 e i 30 metri), con una struttura leggera e cabine in plexiglas, un'attrazione inclusiva anche per le persone con disabilità, fatta su "misura" per Riva e che non costerebbe nulla all'amministrazione comunale visto che non si chiedono contributi. Posso capire alcune perplessità che c'erano d'altro quanto abbiamo installato per la prima volta la pista del ghiaccio, partita in sordina e ora molto frequentata grazie anche alla collaborazione con Musica Riva e agli eventi organizzati. Insomma, l'idea è sostenuta dalle categorie economiche e siamo aperti a soluzioni concordate con l'amministrazione comunale».

«Ero contrario quattro anni fa e lo sono coerentemente anche oggi - taglia corto l'assessore Luca Grazioli - Di una ruota panoramica si può fare benissimo a meno. Un territorio come il nostro ha bisogno di qualità e non di diventare una sorta di Mirabilandia. L'ho sempre detto e lo ripeto: abbiamo la fortuna di vivere in un territorio che offre moltissimo dal punto di vista paesaggistico con il lago e la montagna e da quello enogastronico, un turismo di qualità sul quale bisogna puntare senza pensare di portare gente con un'attrazione da luna park. Mi fa specie pensare ad un turista che viene qua per la ruota panoramica... Ma per carità, vogliamo rovinare ulteriormente la fascia lago? Non basta quella che tutti chiamano la torre "oscenica" del palazzo dei congressi? No, lungo il lago non ne parliamo nemmeno. Magari si potrebbe ragionare della Baltera...».