La sentenza / Estremismo

Terrorismo jihadista: sentenza confermata per il perito chimico dell’Alto Garda

Secondo gli inquirenti, Hodza stava concretamente pianificando un attentato in territorio trentino, circostanza che ha reso necessario il tempestivo intervento dei carabinieri, sventando una potenziale tragedia

IL BLITZ Stava preparando una bomba artigianale

RIVA DEL GARDA. Un verdetto che riduce la pena ma conferma la gravità dei fatti ha segnato l'epilogo del processo d'appello per Mines Hodza, il 23enne dell'Alto Garda riconosciuto colpevole di terrorismo internazionale. La Corte d'Assise d'Appello di Trento ha riformato parzialmente la sentenza di primo grado, riducendo la condanna da 3 anni e 8 mesi a 3 anni di reclusione, in virtù della riconosciuta parziale incapacità di intendere e volere.


Il giovane di origine kosovara, arrestato nel giugno 2022, aveva intrapreso un percorso di radicalizzazione islamica già dal 2018, attivandosi nella propaganda jihadista online. Particolarmente allarmante la sua preparazione tecnica: perito chimico di professione, al momento dell'arresto era in possesso di materiale altamente esplosivo sottratto dal laboratorio dove lavorava.

Secondo gli inquirenti, Hodza stava concretamente pianificando un attentato in territorio trentino, circostanza che ha reso necessario il tempestivo intervento dei carabinieri, sventando una potenziale tragedia.