Rovereto, ragazzina bocciata in III media Ma i genitori fanno ricorso al Tar
È capitato in una scuola di Rovereto. Quando i genitori di una ragazzina che ha frequentato la terza media in un istituto cittadino hanno scoperto che non era stata ammessa agli esami finali, hanno presentato ricorso al Tar di Trento.
I giudici non hanno ammesso il primo decreto cautelare di sospensione del provvedimento, che avrebbe consentito alla ragazzina di essere ammessa allla sessione di esame suppletiva. Resta comunque in piedi una seconda istanza di sospensiva che verrà esaminata il prossimo 23 luglio in camera di consiglio, prima ovviamente di entrare nel merito della questione. Qualora la richiesta dovesse essere accolta, la scuola dovrà riconvocare la commissione d’esame praticamente in piena estate per consentire alla ragazzina di sostenere le prove previste.
Se dalla scuola interessata fanno sapere che alla non ammissione hanno concorso sia il rendimento scolastico che un cospicuo numero di giorni di assenza, dal canto loro i genitori della ragazzina, attraverso il proprio legale di fiducia, ribattono che vi è stata una sostanziale «violazione di legge» e un «eccesso di potere».
Perché in fin dei conti i giorni di assenza in tutto l’anno scolastico sarebbero stati 20 e la media di rendimento, sulla base dei voti conseguiti dall’alunna, «raggiunge abbondantemente la sufficienza», ovvero quel «6» richiesto dalla legge per poter essere ammessi agli esami.