Tragico tuffo nel Leno, Balciunas non ce l'ha fatta
Non ce l'ha fatta Vitaljios Balciunas, il lituano di 45 anni che nel pomeriggio dell'altro ieri, intorno alle 18, spinto dalla calda giornata, si è gettato in una pozza del Leno
Non ce l'ha fatta Vitaljios Balciunas, il lituano di 45 anni che nel pomeriggio dell'altro ieri, intorno alle 18, spinto dalla calda giornata, si è gettato in una pozza del Leno dal salto sul torrente, uno sperone che si osserva dal Ponte Forbato, nel quartiere di S. Maria. Il suo volo di quattro metri si era tuttavia subito rivelato azzardato: era stato recuperato in gravissime condizioni dai sommozzatori dei vigili del fuoco permanenti dopo un lungo e delicato intervento in acqua e successivamente trasferito d'urgenza all'ospedale Santa Chiara di Trento, dov'era giunto in condizioni disperate. Ieri, purtroppo, dal capoluogo è giunta la triste notizia: Balciunas non ce l'ha fatta.
Martedì l'uomo aveva raggiunto con un paio di amici le rive del Leno, in pieno centro a Rovereto: «La zona - spiega il comandante della polizia municipale Marco D'Arcangelo - viene comunemente usata dai pescatori ed il sentiero è stato messo in sicurezza, con una scaletta per raggiungere la riva del torrente. Non ci sono transenne perché una zona considerata protetta». Cosa sia passato nella mente dei tre è difficile capirlo: il primo si è spogliato e si è tuffato mentre il secondo, Vitaljios Balciunas, lo ha probabilmente preso ad esempio e si è lanciato, tenendo persino le scarpe addosso. Con loro anche un terzo amico, tutti e tre considerati dei senza dimora.
Quando però Balciunas non è più emerso, gli amici sono stati presi dal panico ed hanno subito chiamato i soccorsi. In un minuto sono intervenuti gli operatori di Trentino Emergenza 118 Rovereto, ed immediatamente dopo il gruppo Speleo alpino fluviale dei vigili del fuoco, ma è stato solo quando è arrivato il nucleo sommozzatori del corpo permanente di Trento, una quindicina di minuti dopo, che è stato possibile il recupero. Il corpo giaceva esanime nell'acqua limpida, a pochi metri di profondità.
Subito è stato preso in carico dagli uomini del 118 e dal medico rianimatore calato con il verricello dall'elisoccorso, che hanno provveduto a rianimarlo per parecchi minuti, e a liberarlo della tanta acqua ingerita e nei polmoni. Quando ormai si disperava di salvarlo, il cuore dell'uomo ha lentamente ripreso l'attività e l'uomo è stato stabilizzato e trasportato in elicottero al Santa Chiara di Trento. Nella notte tra martedì e ieri è stato dunque sottoposto ad un delicato intervento ma le speranze che Balciunas potesse riuscire a salvarsi sono svanite nel tardo pomeriggio di ieri, quando le sue condizioni sono peggiorate in maniera irreversibile.