Mozione bipartisan per l'ospedale Santa Maria, difendere l'«hub»
Il Consiglio comunale decide di difendere compatto il destino dell'ospedale Santa Maria del Carmine, perché nell'ambito del progetto di ristrutturazione della sanità trentina in corso in Provincia Rovereto mantenga la dimensione di «hub», secondo polo accentratore del sistema provinciale.
«Dopo lungo e articolato dibattito - fanno sapere dall'ufficio comunicazione di Palazzo Pretorio - che ha registrato gli interventi di numerosi consiglieri, la mozione sul ruolo dell'Ospedale Santa Maria del Carmine (discussa martedì,ndr) in Consiglio comunale è sfociata in un atto politico collegiale sul quale hanno trovato ampia convergenza maggioranza e minoranza».
Tecnicamente è stato superato un precedente testo, presentato dalle minoranze, che è stato emendato a seguito degli interventi di natura tecnica, ancora prima che politica, del sindaco Francesco Valduga, dell'assessore Mauro Previdi, dei consiglieri Claudio Cemin, Paolo Comper, Luigino Pellegrini e Roberto Bettinazzi i quali, in quanto operatori della Sanità (i primi cinque sono medici, ndr ), «hanno potuto fornire - sottolineano da Palazzo Pretorio - elementi circostanziati e di attualità. Ad arricchire la discussione, dopo la presentazione del testo della mozione originaria da parte di Paolo Vergnano e Marc Zenatti (assente l'altro firmatario Andrea Miorandi, ndr ) gli interventi venuti anche dai consiglieri Lanaro, Ferrari, Pozzer, Gerola ed Angeli».
«Con generale soddisfazione per un lavoro collegiale e condotto con spirito costruttivo, dopo una pausa tecnica per addivenire al testo finale, ha preso forma un dispositivo ex-novo (tecnicamente un auto-emendamento dei firmatari, ndr ), che superando una generica e localistica espressione di sostegno al ruolo dell'ospedale, mira non solo a ribadire il Santa Maria del Carmine come secondo polo della sanità trentina, ma assegna un approfondimento da compiersi all'interno della commissione Politiche Sociali (presidente Roberto Chemotti, ndr ) sulle "....criticità emerse nel dibattito consiliare, al fine di elaborare, entro 45 giorni, un documento da sottoporre al Consiglio comunale e che sarà oggetto di confronto con gli organi provinciali competenti"».
Alla fine il voto, quasi all'unanimità: su 29 presenti, 28 voti favorevoli e 1 astenuto. Quello di Luigino Pellegrini, del Pd. Un medico.