«Costi gonfiati di 111.000 euro» Offensiva di Zenatti su via Dante
Perché gli atti amministrativi (delibere e determine) relativi ai lavori di riqualificazione di via Dante a Rovereto vedono le cifre per l’intervento «ballare» in su e giù svariate volte per poi arrivare alla fine a gonfiarsi di oltre 111mila euro?
Questo il quesito principale tra i tanti presentati dal consigliere di opposizione Marco Zenatti in una recente interrogazione che fa le pulci come mai prima è accaduto al cantiere che ha rivoluzionato negli ultimi mesi la viabilità cittadina.
«Perché - argomenta Zenatti - a fronte di un progetto esecutivo sono state necessarie ben due varianti in corso d’opera, una tecnica e una strutturale, che hanno alzato il costo totale dell’opera di oltre 111mila euro?»
Ma non sono solo i costi ad essere messi sotto la luce dalla corposa interrogazione di Zenatti. «Perché - incalza - in molte determinazioni ci sono incarichi diretti all’ingegnere Giulio Andreolli? E soprattutto perché gli incarichi professionali, per affidamento diretto o per sondaggio informale sotto soglia, per Via Dante (stralcio I e II) sono stati effettuati palesemente “a spezzatino” superando la soglia limite di legge pari a 46.000 euro?
Infatti per Andreolli è pari fino ad ora a totali 53.181 euro al netto dei contributi previdenziali e degli oneri fiscali, (otto incarichi totali, di cui due tramite sondaggio informale e sei ad affido diretto); e per l’architetto Andrea Galvagni un totale di incarichi pari a 45.901,88 euro (cinque incarichi totali, di cui due con sondaggi informali e tre ad affido diretto)».
Non solo ciò che è stato: Zenatti mette sotto la lente anche il futuro. «Come si coniuga - domanda al sindaco - quanto dichiarato sulla stampa locale (l’Adige, ndr) il 29 marzo 2017 da Giulio Andreolli, dove affermava che il suo progetto per la riqualificazione di Via Dante immaginava il viale come “un boulevard alberato chiuso al traffico”, con la condivisibile e asserita volontà della giunta di consentirne invece il traffico veicolare e quali sono le motivazioni per l’approvazione di una tale progettazione in palese contrasto con il futuro utilizzo della via».