Al «Marconi» si studiano i big data: al via un nuovo corso di studi
L'istituto roveretano verso l'industria 4.0
L’istituto tecnico tecnologico «Marconi» si sta preparando per proporre ai suoi studenti, già a partire dal prossimo settembre, un nuovo corso di studio in «big data & data analystic». Interessa gli alunni dell’indirizzo informatico della scuola, quindi quelli del triennio, ed è una proposta innovativa che cerca di rispondere alle mutate esigenze del mercato del lavoro. Proprio perché stiamo parlando di novità che riguardano le tecnologie forse vale la pena fermarsi a spiegare di cosa stiamo parlando. I cosiddetti «big data» per i non addetti ai lavori sono, letteralmente, i «grandi dati» ossia l’insieme delle tecnologie e delle metodologie di analisi delle grandi quantità di dati. E per «data analystic» s’intende la raccolta di questi dati e la capacità di saperli analizzare per trarre informazioni. Per le aziende, ma anche per la pubblica amministrazione ed i servizi si tratta di informazioni strategiche: consentono di leggere il comportamento dei mercati o comunque dei settori di interesse, di evidenziare le connessioni dei dati ed anche di delineare il futuro in un determinato campo grazie alle informazioni fornite dalla serie storica che viene analizzata.
«La nostra nuova proposta formativa è pensata come una caratterizzazione innovativa dell’indirizzo di informatica» spiega il preside, Giuseppe Rizza che sta lavorando al nuovo indirizzo assieme agli insegnati. Anche le collaborazioni che l’istituto «Marconi» ha avviato per delineare il nuovo percorso portano un elemento di novità tra i banchi delle superiori: ci sono legami con l’Università di Trento, con la Fondazione Bruno Kessler e con Confindustria, ma anche con alcune start-up che vanno a rafforzare il concetto di alternanza scuola-lavoro ed anche l’idea stessa che la scuola vada rimodulata anche sulla base delle nuove esigenze del mercato del lavoro. «Il corso sarà sviluppato su metodologie didattiche prevalentemente laboratoriali e con un approccio matematico statistico orientato al problem solving e case studies», ossia alla ricerca di una soluzione su problemi reali. «Questa progettazione - aggiunge Rizza - richiederà un certo numero di investimenti significativi nel prossimo triennio, anche nei termini di risorse umane e partnership da attivare con interlocutori qualificati».