Il taglio degli alberi va all'Unione Europea Enpa contesta l'abbattimento durante la nidificazione
Il taglio del alberi in viale Trento ha scosso la città. Non solo la parte politica ma soprattutto i residenti del Brione e pure di altri quartieri. Lo spiegamento di forze per abbattere delle piante d’alto fusto sacrificate in nome della riqualificazione urbanistica ha alimentato polemiche e prese di posizione forti da parte di cittadini a livello assolutamente trasversale.
Contro il Comune di Rovereto, però, l’annunciata azione delle motoseghe in altri angoli di città ha messo in moto l’associazionismo ambientalista che ha portato la questione fino all’Unione europea. È il caso dell’Enpa, l’ente nazionale protezione animali, che contesta l’intervento disboscatore soprattutto perché siamo in periodo di nidificazione degli uccelli, quadretto magari romantico ma assolutamente tutelato dalla legge. Tanto che la presidente provinciale Ivana Sandri ha scritto al sindaco Francesco Valduga e agli assessori ai lavori pubblici Beppino Graziola e all’ambiente Carlo Plotegher per chiedere «l’immediata sospensione del taglio di alberi in osservanza alle norme comunitarie e nazionali che tutelano l’avifauna selvatica, ricordando che il disturbo, danneggiamento, uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare gli estremi di reato o violazione di carattere amministrativo».
La presidente dell’Enpa nazionale Carla Rocchi , poi, ha calato il carico inviando una lettera all’Anci (l’associazione dei Comuni italiani) affinché intervenga «per fermare tagli e potature indiscriminate e intempestive, ripristinando quindi la legalità».
La Rocchi e la Sandri, dunque, invitano a fermarsi perché «si sta violando la legge con continui abusi. Abbiamo più volte sollecitato i Comuni a fermare tagli, potature e sfalci in questa stagione ricorrendo anche a diffide. Il clima ora si è inasprito e siamo quindi pronti a denunciare la situazione all’Unione europea ed a segnalare coloro che autorizzano interventi in questa stagione. Pertanto sollecitiamo il Comune di Rovereto a sospendere immediatamente tagli e potature in periodo di nidificazione per tutelare gli animali, l’ambiente e i cittadini».
Sul versante politico, invece, continua la battaglia di Piergiorgio Plotegher , che si schiererà in prima persona per difendere gli alberi dei giardini Italia. E che assieme a Danilo Angelini, Giuseppe Di Spirito, Ferruccio Valduga, Alessandro Dalbosco e Ciro D’Antuono ha firmato un ordine del giorno presentato al presidente della circoscrizione Centro con il quale il consiglio di quartiere, cercando di bloccare l’intervento in via Dante, «esprime protesta per il mancato coinvolgimento partecipativo, esprime il suo totale dissenso nei confronti della delibera che ha previsto l’abbattimento degli alberi invitando la giunta a ritirarla delibera o comunque a sospenderne l’esecutività in attesa dell’esito del ricorso presentato al capo dello Stato».
«In viale Trento - ricordano i consiglieri - ha vinto l’arroganza di una giunta comunale che ignora una sempre più avvertita sensibilità ambientale da parte della popolazione di Rovereto non sentendo il dovere di coinvolgerla. L’odioso provvedimento del taglio degli alberi, portato a termine mobilitando un apparato militare sproporzionato, ha provocato rabbia ed indignazione in tutta la provincia con pronunciamenti che evidenziano l’isolamento che caratterizza Valduga e la sua giunta. Ma la guerra contro il verde pubblico non si è esaurita e minaccia gli splendidi tigli centenari dei giardini Italia. Anche in questo caso i comitati di difesa del verde hanno inviato al capo dello Stato un ricorso contro il mancato coinvolgimento delle circoscrizioni interessate che è considerato obbligatorio».