Rovereto, città a misura di alpino
Rovereto si prepara all’Adunata nazionale degli Alpini indossando il vestito delle feste. Che è estetico, con le vetrine dei negozi e le vie della città addobbate, ma pure con il tutto esaurito sul versante posti letto.
Per questo Apt, Alpini, Comune e commercianti hanno stretto un patto di ferro per rendere il capoluogo lagarino davvero a misura di penne nere. Gli eventi di questo fine settimana, dunque, si inseriscono nel fitto calendario che il Coa, il comitato organizzatore dell’Adunata numero 91, ha compilato per rendere memorabile l’occasione. A cui, è bene ricordarlo, i cittadini hanno già risposto presente visto che l’Apt ha dispensato 600 bandiere italiane (esaurite anche se si confida di averne altre a disposizione) e ben mille «Adunata card», la tessera che con soli cinque euro consente di viaggiare sui mezzi pubblici ed entrare ai musei con lo sconto.
Rovereto, insomma, c’è. E Alessandro Giori, referente della Vallagarina per l’organizzazione, assicura che tutto è pronto. E rilancia: «Purtroppo con la cancellazione della leva militare gli alpini si stanno assottigliando anche se confidiamo in una nuova legge che la riprenda in maniera diversa. Perché gli alpini, ormai, non sono più un’associazione d’arma ma di volontariato sociale. Non c’è più il garant in spalla ma piccone e badile».
Fulcro dell’evento, manco a dirlo, sarà la Campana dei Caduti. E il reggente Alberto Robol è particolarmente orgoglioso: «La cerimonia più importante sarà quella di venerdì, con l’incontro interreligioso e l’accensione della fiaccola. Perché questo sarà davvero il risveglio della coscienza. La Campana è questo e mi chiedo se tra cinquemila anni saremo ancora qui».
Il clou sarà però il Museo della guerra, custode dei cimeli del primo conflitto mondiale di cui quest’anno ricorre il centenario dell’armistizio. Tant’è che si suonerà, dopo cento anni, la stessa tromba usata per dichiarare la fine delle tenzone. Da giovedì a lunedì, per capirci, il Castello sarà aperto con orario continuato dalle 9 alle 18.
E visto che in cento anni le cose sono cambiate, e il mercato ha detto la sua, il merchandising la farà da padrone per cercare di dare respiro alle casse della cultura che solitamente soffrono di eco eccessiva. Ecco dunque che al bookshop è disponibile una selezione di gadget ufficiali dell’Adunata e libri dedicati alla storia delle truppe alpine oltre che il «Il vino del Centenario», marzemino della cantina d’Isera con etichetta dedicata ai soci che furono coinvolti nelle vicende militari, uno con divisa italiano ed uno con divisa austriaca.
Per l’Adunata, però, il museo diretto da Camillo Zadra e presieduto da Alberto Miorandi è anche protagonista di un inedito scambio di reperti storici con il Museo della bicicletta di Francesco Moser. A Maso Warth a Gardolo di Mezzo è esposta la bicicletta Bianchi in uso dal corpo dei Bersaglieri durante la Grande Guerra e normalmente esposta a Rovereto. Al Castello, per contro, si potrà ammirare la speciale due ruote con cui Moser segnò il record dell’ora al Vigorelli di Milano nel 1986. Entrambe saranno poi presenti il 22 maggio prossimo all’arrivo della tappa a Cronometro che si concluderà in corso Bettini.
Oltre alle collezioni permanenti, comunque, saranno visitabili le mostre «Alpini al fronte» e «La pelle del soldato».
Ecco il programma:
Nel programma dell’Adunata nazionale degli Alpini un momento importante è all’interno della cerimonia di commemorazione di tutte le vittime della guerra alla Campana la mattina di venerdì, al termine della quale Franco Simoncelli, dell’Ana di Lizzana, suonerà «Il silenzio» con la tromba dell’armistizio. Uno dei momenti più sentiti sarà l’esibizione del coro Sant’Ilario che interpreterà vecchi e nuovi brani alpini. «Abbiamo deciso di interpretare i canti dei ragazzi nelle trincee e quelli più attuali con gli Alpini che intervengono in caso di calamità», spiega Roberto Forrer. E già venerdì sera, alla Campana, si potrà assistere all’esibizione corale. Il Sant’Ilario, tra l’altro, si occuperà, grazie a 70 volontari, della cittadella alpina al parco della Pista in via Dante.
Il calendario degli appuntamenti, comunque, è davvero fitto. Ancora mercoledì sera alle 20.30, in piazza Malfatti, «Shebà», canti di montagna armonizzati. GIovedì alle 19 si andrà invece alla distilleria Marzadro di Nogaredo per il concerto della fanfara Alpina Monte Zugna di Lizzana e alle 20.30, al teatro Zandonai, «Rovereto Wind Orchestra» con musiche legate al periodo della Grande Guerra e omaggio agli Alpini.
Alla stessa ora, alla biblioteca comunale di Mori, «Piccole memorie», diario di guerra e di prigionia.
Venerdì il clou sarà sul Colle di Miravalle alle ore 9.15 con la cerimonia ufficiale alla Campana dei Caduti. Alle 11 arrivo della fiaccola, deposizione della corona in onore dei caduti e Santa Messa. Alle 15, in piazza del Podestà, onori ai caduti Fabio Filzi e Damiano Chiesa con deposizione corona d’alloro. Alle 16,30, invece, in piazza della Pace al Brione concerto del coro Nugoro Amada di Nuoro. Alle 18 messa in San Marco per gli alpini andati avanti con la partecipazione del coro Alte Cime di Brescia, e alle 20.30, alla Campana, «Come un viandante sperduto», i più bei canti degli alpini con il coro S. Ilario.