«Grazie per averci reso migliori» Il commosso addio al professor Palatella
Ieri a Rovereto nella chiesa della Sacra Famiglia
Se il professor Michele Palatella, docente al Filzi prematuramente e improvvisamente scomparso, avesse potuto dire la sua, ieri nella chiesa della Sacra Famiglia di Rovereto gremita di giovani per dargli l’ultimo saluto, si sarebbe trovato in imbarazzo di fronte a tanta dimostrazione di affetto palpabile, nell’aria che profumava di rose. Già, perché se l’omelia di don Daniel già era un ritratto raro di una persona speciale, e le testimonianze della dirigente scolastica e del collega sottolineavano profonda umanità oltre che professionalità, le parole dei «suoi» ragazzi erano pregne di emozione che solo una relazione profonda, amicale quindi imperitura, può generare. Certo, c’erano anche le lacrime, tante, ma anche la musica le canzoni eseguite dagli studenti con quella cura che solo il cuore può sorreggere.
Unica la serie di foto e didascalie appese in bacheca all’ingresso della chiesa, attimi di vita vissuta intensamente presi dalla pagina facebook del giovane insegnante, che accoglievano i mesti partecipanti al rito.Ricerca, umanità e passione i doni che secondo il sacerdote hanno contraddistinto Michele. «Siamo rimasti sgomenti – ha affermato con commozione la dirigente Marta Ober – perché abbiamo perso un punto di riferimento prezioso». «Buono, umile – lo ha descritto un collega - dalla risata contagiosa, disponibile per tutti, capace soprattutto di ascoltare». Tanti gli studenti che hanno voluto dire la loro, ma ci hanno particolarmente colpito le parole dei ragazzi di quinta, che hanno condiviso un tratto maggiore di strada, tutti sull’altare stretti stretti: «In lui c’era qualcosa di magico. Grazie per averci reso migliori, di averci aperto gli occhi sui diversi aspetti della vita». Tanta stima e tanto affetto speriamo abbiano lenito un poco l’immenso dolore di mamma Concetta e dei fratelli che questo inverno sono già stati colpiti dalla perdita del papà.