Parchi abbandonati e in mano alle zecche
«Abbandonato, sporco, puzzolente, pericoloso per i bimbi, infestato da zanzare e zecche, con la vegetazione che cresce, occupando panchine e ostruendo passaggi, così è ridotto il parco alla Busa di Lizzana».
Questa la denuncia delle mamme del quartiere <+nero>Mina, Angelica, Cecilia, Barbara, Raluca, Claudia <+testo>e <+nero>Marta<+testo>, serene, ma fermissime nel voler dare una svolta a questa situazione, perché si ostinano a frequentarlo per portarci i loro bambini. A dar loro manforte la consigliera della circoscrizione <+nero>Rosarita Lasta<+testo> e la vicepresidente <+nero>Marilena Barozzi<+testo>: «Pensiamo che potrebbe essere la volta buona per vedere ritornare alla vita questo giardino. Basterebbe una periodica manutenzione. Potremmo anche chiamare gli assessori competenti in circoscrizione per un confronto, visto che tutte le nostre segnalazioni sono ignorate da anni». Eppure, ammettono con rammarico le mamme, «il parco alla Busa potrebbe essere bellissimo». Ma, aggiunge la signora Raluca con una nota di sarcasmo, «ora è soltanto un tesoro nascosto». In effetti, la posizione del giardino è quella ideale, perché vicina alla scuola d’infanzia e facile da raggiungere. Pur non essendo molto vasto, sfrutta le pendenze che lo rendono agli occhi dei bimbi, con i suoi sentieri e le sue siepi, pieno di misteri e angoli da scoprire.
Il parco ha due ingressi ma quello che dà su largo S. Floriano, un vecchio portone di legno tenuto aperto da fili di ferro, è anche il più pericoloso. «È sempre spalancato e i bimbi potrebbero all’improvviso ritrovarsi sulla carreggiata, stretta e senza marciapiede, con le macchine che sfrecciano veloci. Il rischio è altissimo, perciò andrebbe fatto un ingresso stretto a serpentina».
Inoltrarsi nel giardino significa, per un visitatore, avvertire tanfo e sentire un fastidioso nugolo di insetti. In alcuni punti la vegetazione ostacola il passaggio costringendo chi passeggia ad abbassare il capo. Non solo, alcune panchine sono occupate dai rami spioventi degli alberi che crescono senza controllo. «Sono così bassi che talvolta i bambini vi si appendono, rischiando di farsi male. Inoltre, alcuni cestini sono danneggiati o nascosti dalle piante».
Accanto ai giochi collocati tre anni fa c’è un vialetto che porta a un terrazzino alto un paio di metri. «È una fonte costante di preoccupazione, perché oltre allo sporcizia che lo infesta è pericoloso, basterebbe sporgersi per finire sul selciato».
La gravità della situazione, sotto un altro aspetto, è ancora segnalata dalle mamme: «Ci sono bimbi che sono stati punti dalle zecche. Servirebbe la disinfestazione».