Il rifugio Zugna ha un nuovo gestore

Sarà la «Tecnoristo 4.0» di Vicenza a gestire il rifugio Malga Monte Zugna. La commissione comunale, presieduta dalla dirigente comunale Simonetta Festa, ha valutato i sei candidati in lizza ed ha scelto l’impresa vicentina, assegnando la concessione a Paolo Busolo della ditta Tecnoristo 4.0. «La nostra soddisfazione è grande - il primo commento -. Abbiamo fatto una scelta di vita che ci porterà a cambiare, dopo Natale, la nostra residenza per trasferirci a Rovereto. La nostra offerta esalterà i piatti locali». «La proposta - ha spiegato l’assessore al commercio e al turismo Ivo Chiesa - è stata apprezzata sotto l’aspetto qualitativo, aggiudicandosi il punteggio più alto. Sul piano tecnico-gestionale e su quello economico non ci sono stati dubbi sulla bontà della scelta. In modo particolare, ha bene impressionato la conoscenza del territorio sul piano geografico e su quello storico culturale. Il Comune ha investito molto in questa struttura e ritiene sia stata fatta la scelta migliore».
 
Come è noto all’asta hanno partecipato sei società, tutti soggetti qualificati, provenienti da Folgaria, Mori, Lugo di Ravenna, Rovereto e Riva del Garda. «Ma la commissione di gara - ha ripreso Chiesa - ha particolarmente apprezzato la volontà della Tecnoristo di prendere contatto con le realtà locali, al fine di costruire una rete che valorizzi non soltanto il rifugio, ma tutto il mondo associazionistico che ruota attorno al Complesso Monte Zugna. Tutti gli ambiti, da quello culturale a quello istituzionale a quello scolastico, verranno coinvolti».
Il vincitore dell’asta è stato dunque Paolo Busolo, 51 anni, architetto di formazionel. Attivo in un primo tempo come progettista di ristoranti, è poi passato alle consulenze per ditte ristoratrici. Due anni fa la svolta: la decisione di mettersi in proprio, gestendo una «salumeria-pizzicagnolo» a Vicenza, in cui i clienti assaporano i prodotti locali a chilometro zero, ma in modo colorato e innovativo, «anche buoni da vedere. Ma per il rifugio Monte Zugna - continua l’architetto-ristoratore Paolo Busolo - saremo attenti alla tradizione e ai sapori locali, senza negare proposte gastronomiche varie da quella vegetariana a quella vegana».
 
Si è conclusa in questo modo la vicenda del rifugio Zugna che negli ultimi mesi aveva visto momenti alterni. Dopo anni di gestione su base volontaristica, nel 2014 era stato firmato un contratto tra il comune di Rovereto e la ditta Parco Laghetti di Stefano Zanellato. Però, ben presto erano sorti contrasti fra gestore e Comune, dettati da esigenze contrastanti. Alla fine, da una parte c’erano gli affitti non onorati per 40mila euro, dall’altra la richiesta di aumentare i posti letto. I lavori di riqualificazione però nel frattempo ci sono stati, e nel bando di gara si fa cenno infatti a 50 posti letto.
 
Nell’ultima parte di questa estate era stata l’associazione «Pernici della Piof» a garantire l’apertura temporanea. Infine, conclude il neoroveretano Paolo Busolo: «Rivaluteremo i piatti tipici , cercando di dare un’impronta riconoscibile al nostro lavoro, per comunicare familiarità e gioia di stare insieme. Ma state tranquilli, non troverete il sushi»

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