Cornalé di Isera, resta grave la sedicenne investita. La sindaca: «Intervenire sulla strada»
I medici non sciolgono ancora la prognosi della sedicenne che lunedì pomeriggio è stata investita da un’automobile mentre attraversava la strada a Cornalè, località del comune di Isera. Le sue condizioni restano preoccupanti perché dopo essere stata sbalzata dalla vettura e finita a terra, la giovane ha riportato un grave trauma cranico.
L’urto violento contro la vettura le aveva fatto perdere conoscenza. Resta ricoverata nel reparto di rianimazione del S. Chiara di Trento per monitorare il trauma alla testa, però c’è fiducia nelle capacità di reagire di una ragazza così giovane.
Quel che le è successo ha riacceso immediatamente i riflettori sull’attraversamento di Cornalè. Anche se i carabinieri stanno ancora lavorando alla ricostruzione dell’accaduto, per quanto hanno potuto accertare fino ad ora non sono emersi elementi particolari: la donna che guidava la Fiat Panda che ha investito la ragazza non andava oltre i limiti di velocità e non aveva assunto alcol. Nulla di particolare nemmeno per quanto riguarda la giovane, che era appena scesa dall’autobus e stava attraversando la strada per raggiungere casa dei nonni.
In prossimità delle strisce pedonali sono stati posizionati dei cartelli che cercano di attirare maggiormente l’attenzione sull’attraversamento. L’auspicio della sindaca di Isera, Enrica Rigotti, è che si smuova qualcosa in Provincia. Del resto lei la questione l’ha sollevata da tempo. È del 27 ottobre scorso l’ultima lettera che ha inviato agli uffici competenti in cerca di una risposta ma soprattutto di un intervento concreto per la messa in sicurezza di questo attraversamento (in corrispondenza delle fermate dell’autobus), di quello di Marano d’Isera e della strada del Mossano dove si sono verificati incidenti mortali. Come ha spiegato lei stessa, ribadendo la questione in seguito all’investimento, i comuni non hanno più le risorse per poter mettere in campo interventi come questi. «Di fatto questa strada è la tangenziale di Rovereto» commentava la sindaca Rigotti lunedì sera. «La usano in tanti per arrivare in città dalla destra Adige o per evitare la zona industriale, anche per questo motivo la Provincia di Trento ci deve aiutare a mettere in sicurezza l’attraversamento di Cornalè». Possibilmente prima che si verifichino altre situazioni come questa.
«Viviamo in costante pericolo» aggiunge Ornella Frisinghelli, residente a Cornalè. «È diventata un’autostrada questa: quelli che vengono da Riva o da Ala passano di qui. Tir compresi e mezzi che vanno al Crm. E questo accade nell’indifferenza di chiunque».