Covid, la Sat chiude la sede e cancella tutte le gite
La sede della Sat di Rovereto resterà chiusa ancora per qualche tempo, così come resteranno ferme, data la situazione ed i vincoli posti per il contenimento del corona virus, le attività guidate all'aperto. In linea con la decisione della sezione di Trento, anche quella nella città della quercia aspetta condizioni più favorevoli per riprendere le sue iniziative.
Lo comunica il direttivo in una lettera ai suoi soci: «In questo periodo stiamo cercando, piano piano, di tornare alla nostra vita normale, con la voglia di recuperare le nostre relazioni, gli incontri in sede e le nostre escursioni in montagna. Tutti noi siamo a conoscenza delle prescrizioni dettate dalle autorità preposte per la salvaguardia della salute di tutti e per contrastare un possibile ritorno di questa pandemia. Per questo motivo, considerate le prescrizioni ancora in atto, difficilmente applicabili e troppo limitative alle nostre attività, riteniamo necessario continuare con la sospensione dell'apertura della nostra sede e dell'attività escursionistica».
È ormai da febbraio che per via dell'emergenza tutti i programmi sono saltati. Ma, come sottolineava qualche giorno fa la Sat di Trento, ad oggi per le sezioni locali è quasi impossibile promuovere serenamente le attività di gruppo, limitate a un massimo di 10 persone, nel rispetto del distanziamento interpersonale, e stante la difficoltà dovuta alla complessità nella gestione degli spostamenti: le gite sociali perderebbero un po' il loro senso, risultando «assolutamente inferiori alle attese».
Ciò non vuol dire che il direttivo della sezione roveretana attenderà immobile. Seppure a porte chiuse, continuerà ,«anche se in maniera ridotta, l'attività del consiglio», così come resteranno aperti regolarmente i tesseramenti a distanza (tramite versamento con bonifico bancario) per gli appassionati di montagna, escursioni e alpinismo, ai quali la Sat di Rovereto dice di tenere duro e, nell'incertezza, d'avere pazienza, sperando concretamente di riaprire gli incontri assieme il più presto possibile. «Chiediamo a tutti la comprensione per il prolungamento di questo "sacrificio", doveroso e rispettoso delle regole dettate - scrive il direttivo. Sicuramente "tra poco tempo", più motivati di prima, ci ritroveremo per riprendere insieme tutte le nostre sospirate attività». È infatti ormai da febbraio che per via dello stato di emergenza legato alla pendemia tutti i programmi sono saltati».