Mascherine, più controlli Dai cartelli alle sanzioni
Un cartello affisso all'angolo tra corso Rosmini e via Savioli ricorda che l'uso della mascherina è obbligatorio anche all'aperto. È stato posizionato lì quando sono cominciate le scuole per ricordare che fino a cinquanta metri dall'ingresso degli istituti bisogna indossare la mascherina per cercare di contrastare il contagio da coronavirus. Ora che l'obbligo, da qualche giorno, è stato esteso e vale sempre quando si rimane all'aperto (a meno che non si rimanga isoltati dagli altri) quel cartello e tutti gli altri che sono stati posizionati nel circondario delle scuole cittadine valgono anche come promemoria per i roveretani. La mascherina, ora, va indossata ogni volta che si esce di casa.
Non si ha ancora notizia di sanzioni per il mancato uso delle mascherine in città. Di solito i primi giorni bastano gli avvertimenti da parte di vigili e forze dell'ordine, che in queste fasi cercano soprattutto di educare la gente ai comportamenti corretti da tenere. Ma se si manifesteranno situazioni di palese violazione della nuova normativa, si dovrà ricorrere anche alle multe pur di tutelare la salute nei luoghi pubblici.
Nel frattempo durante il fine settimana le forze dell'ordine si sono concentrate sull'evento proposto in città: lo street food. I furgoncini del cibo di strada sono stati un piacevole diversivo per chi è rimasto in città, ma per qualsiasi tipo di manifestazione c'è il rischio dell'assembramento e dunque è meglio vigilare e ricordare alle persone l'importanza di stare distanti oltre che di indossare i dispositivi di sicurezza. Polizia e carabinieri ma anche polizia locale hanno monitorato la situazione per evitare che si formassero gruppi di persone in prossimità dei furgoni del cibo e così hanno fatto poi anche durante la serata, girando nel centro e per i locali.
L'attenzione, con l'aumento dei contagi, è cresciuta verso questo tipo di svaghi. Anche perché se fino ad ora i grupi si potevano spostare all'aperto, con l'autunno gli spazi interni possono diventare più affollati. E se durante una serata di svago ce lo dimentichiamo, ecco che la presenza delle forze dell'ordine può servire a richiamarci all'ordine.
Difficile parlare di movida a Rovereto. E così se a Trento il nuovo sindaco Franco Ianeselli ha già preso provvedimenti per evitare assembramenti fuori dai locali, nella città della quercia non c'è allarme. Ma l'attenzione quella sì.