Fugatti da Valduga promette l'interramento della ferrovia: sei milioni, dal Recovery Fund
Sei milioni, dal Recovery Fund
ROVERETO - Quale modo migliore per parlare del futuro di una città se non quello di incontrarsi nei luoghi da riprogettare. E così giovedì il sindaco Francesco Valduga ha accolto la delegazione arrivata insieme al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e l'assessore Achille Spinelli in piazzale Orsi.
Una delle porte della città, luogo abituale dei pendolari e biglietto da visita di una buona parte dei suoi visitatori grazie alla stazione dei treni. Ecco, proprio da lì è partito il ragionamento che coinvolge Comune e Provincia per individuare le priorità di progetti ed investimenti destinati a Rovereto. Viabilità, istituti scolastici, Polo della Meccatronica: questi i punti cardinali. Dal Recovery Fund infatti arriveranno i fondi per l'interramento della ferrovia.
«Un'opportunità concreta che va colta grazie allo stanziamento dei fondi per il corridoio del Brennero. In questi mesi abbiamo lavorato costantemente per inserire l'interramento della ferrovia a Trento e a Rovereto e il lavoro è stato premiato». Così Raffaele De Col, dirigente generazione della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento, ha presentato quella che si può considerare la novità più importante della giornata. Un concetto ripeso e rilanciato dal presidente Fugatti: «Nella predisposizione del Recovery Fund, che dà priorità ai corridoi transnazionali, è stata ufficialmente inserita la tratta del Brennero. Con Trento abbiamo avviato negli scorsi giorni il confronto sul progetto ed ora è necessario aprire l'interlocuzione con la Città di Rovereto per capire se il territorio è d'accordo. Solo la condivisione di obiettivi e progetti garantirà l'allocazione delle risorse da parte del Governo e della Comunità europea».
Il progetto dell'interramento, ha specificato De Col su richiesta della Giunta comunale di Rovereto, non è incompatibile con quello della realizzazione, già programmata, del sottopassaggio ciclopedonale che unirà la parte a oriente con quella a occidente della ferrovia. In caso di realizzazione, la nuova opera verrebbe integrata come accesso ai binari, mentre tutta la parte soprastante, ora occupata dai binari, rimarrebbe a disposizione della città.Al centro del confronto sono stati i due sottopassi ferroviari: quello a nord, di competenza di Rfi e per il quale è stata ipotizzata una soluzione che consentirà, in prospettiva, anche il raddoppio; e quello a sud, di competenza della Provincia, per il quale sono stati previsti quattro lotti di appalto - per due dei quali è già stata la procedura di affidamento dell'incarico, considerata la difficoltà realizzativa a causa della presenza della ferrovia e, soprattutto, della statale.
Sei milioni il costo di quest'ultima opera. A questi si dovrebbe aggiungere il Polo interscambio modale con il parcheggio per un costo complessivo di 21 milioni di euro.Altro tema caldo per la città è il nuovo Polo della protezione civile, che sorgerà sull'area che oggi ospita la caserma dei vigili del fuoco. Un'ala della struttura ad oggi è chiusa per via di alcune crepe che la rendono insicura e questo ha ridotto gli spazi disponibili per i pompieri. Per il nuovo polo, che dunque verrà realizzato al posto dell'attuale caserma, è previsto un programma differenziato di lavori così da garantire l'operatività, la demolizione e la successiva realizzazione di un compendio che, oltre alla caserma ospiterà anche le associazioni. Ma la priorità verrà data alla sede dei vigili del fuoco. Il costo complessivo supererà i 4 milioni di euro. Il presidente Fugatti e l'assessore provinciale Spinelli hanno infine assicurato la priorità al progetto che dovrebbe garantire a Rovereto di poter contare su una nuova Rsa comunale.