Statale12, meno velocità e più bici: Lizzanella dice addio al traffico
Dopo l'apertura della bretella Ai Fiori e il declassamento che l'ha trasformata in via urbana, la strada verrà ristretta e delimitata ai lati da due percorsi ciclopedonali,
Da statale a traffico intenso a strada per la mobilità dolce. Questo sembra essere il destino di via Abetone, la Ss12, in quel di Lizzanella, dopo essere stata per anni arteria stradale intasata dalle auto e perenne fonte di smog per tutto il quartiere.
Ma dopo l'apertura della bretella Ai Fiori ed il declassamento che l'ha trasformata in via urbana, l'ex Ss12 verrà ristretta e delimitata ai lati da due percorsi ciclo-pedonali, e con tutta probabilità si arriverà a ridurne ancora il limite di velocità.In questi termini se ne è discusso l'altra sera, durante la seduta della circoscrizione di Lizzanella, cui ha partecipato l'assessore ai lavori pubblici Carlo Plotegher, che ha promesso di portare il progetto in circoscrizione nel prossimo futuro.
«L'intervento va visto - ha spiegato l'assessore Plotegher - nell'ambito della realizzazione di un parco pubblico e del percorso ciclo-pedonale fra via Benacense e via Abetone. Ma il tema merita di essere affrontato in una un seduta circoscrizionale dedicata, nella quale sarà possibile far intervenire i tecnici comunali».Cogliendo l'opportunità offerta dall'assessore, Andrea Gatti, presidente della circoscrizione, ha commentato: «Un grande passo avanti è stato il declassamento di via Abetone lungo la quale non è più consentita la circolazione dei mezzi pesanti, che possono soltanto sostare e scaricare la merce.
Così riqualificata, la strada potrà ospitare un doppio percorso ciclo-pedonale, uno dal nuovo parco fino a via Benacense. L'altro si aggiungerà dall'altra parte della strada con la ciclo-pedonale che scenderà verso il supermercato Lidl. Non solo, tramite la collocazione di fioriere si restringerà la carreggiata e alla fine anche il limite di velocità potrà essere abbassato». In questo modo diventerà un ricordo la statale 12 che per decenni è stata percorsa da migliaia di macchine al giorno. Bastava imboccare via Abetone per ritrovarsi imprigionati in una fila di auto verso il confine nord della città. Circa due chilometri di strada, percorribili in non meno di mezz'ora, sempre in coda e avvolti nello smog.Questa trasformazione viabilistica non è soltanto il risultato di scelte pubbliche.
Quanto di un mix di intervento pubblico e privato. Visto che quattro anni fa l'area attraversata da via Abetone è stata interessata da un intervento di riqualificazione urbanistica che ha comportato la demolizione dell'ecomostro, i capannoni dell'ex Marangoni, e la costruzione di un "quartiere green" in via di completamento.
Tutto per opera dell'investimento di 30 milioni di euro finanziato dal gruppo Rovim srl degli imprenditori Paolo Signoretti e Heinz Peter Hager.
Così nel giro di un paio di anni, sono nati due condomini interamente realizzati in legno. Mentre nelle prossime settimane, pandemia permettendo, «sorgerà un parco pubblico e un parco giochi per complessivi cinquemila metri quadrati, collegati a una nuova pista ciclo-pedonale - aveva dichiarato qualche tempo fa l'ingegner Nicola Zuech, capo-progettista della Rovim - e nuovi marciapiedi per riconnettere il quartiere con il resto della città in maniera sicura e dolce, agevolata da una stazione per bike sharing, con le colonnine per la ricarica elettrica».