Torna la mostra «Dinosauri in carne ed ossa» a Sacco e la città sarà tappezzata di impronte "storiche"
Saranno nuovamente esposti i mitologici animali preistorici a grandezza naturale che trasformeranno la zona in una sorta di metaforico Jurassic Park. Ad arricchire il paesagigoe vocativo anche i murales di Senka Semak LE ORME. Un patrimonio straordinario da valorizzare
ROVERETO. Tornano i dinosauri in carne ed ossa ma, soprattutto, la città si trasformerà in una sorta di metaforico Jurassic Park per portare, grazie al via libera tra regioni, i turisti a Rovereto.
Torna infatti la mostra con i mitologici mostri preistorici a grandezza naturale ma, rispetto all'anno scorso, la presenza di questi bestioni sarà accompagnata da un tuffo nel passato dell'intera urbe.
Perché dal centro storico fino a Borgo Sacco, sede dell'esposizione, si calpesteranno le orme degli eroi bestiali del Giurassico ma pure i murales di Senka Semak. Insomma, per puntare al futuro si torna decisamente al passato con un'operazione di marketing culturale che, si spera, porterà carico in termini di presenze e indotto per l'economia locale.
La prima edizione di questo viaggio nella preistoria, l'anno scorso, ha fatto centro. In tanti sono accorsi all'ex asilo nido della Manifattura Tabacchi per «confrontarsi» con trenta esemplari a grandezza naturale del mondo perduto.
Dal diplodoco allo spinosauro, dal raptor al T-Rex, ma anche tanti mammiferi preistorici come il mammut lanoso, la tigre dai denti a sciabola e il bradipo gigante, hanno reso felici soprattutto i bambini, finalmente messi a tu per tu con quanto riportato sui libri di storia e nei cartoni animati televisivi. Il creatore di questi modelli è l'azienda artigianale veneta Geomodel, che per realizzarli, ha utilizzato materiali naturali e sintetici come resine epossidiche, fibra di vetro, silicone, gomma, lattice e plastilina.
L'esposizione, dunque, torna ad essere tale dal 7 maggio a fine settembre con possibilità di proroga ulteriore se il Covid lo consentirà. Oltre ad ammirare i modelli, ovviamente, si potranno ripercorrere attraverso calchi, filmati, apparati multimediali e foto storiche le tappe principali delle scoperte e delle indagini scientifiche svolte presso il sito paleontologico dei Lavini.
Il format prevede inoltre eventi ed attività didattiche e ricreative per appassionati, famiglie ed istituti scolastici per imparare, divertendosi, a valorizzare il patrimonio culturale scientifico. Tutto questo, chiaramente, in attesa di rilanciare in grande stile l'opera vera e propria, le orme dei dinosauri reali ai Lavini che ormai da troppi anni attendono di diventare il vero «core-business» del turismo lagarino tra storia e fantasia.
Per ora, per ripartire dopo le chiusure da pandemia, si torna con una proposta dimostratasi vincente e che, stavolta, coinvolgerà visivamente tutta la città. «Nell'intento di promuovere ulteriormente il sito paleontologico e la mostra "Dinosauri in carne e ossa" ad esso collegata, - spiegano in Comune - con The Hub Trentino-Sudtirol è stato pensato e concertato il progetto "Orme in città", un percorso di segnaletica orizzontale con sagome di orme di dinosauri per collegare il centro storico alla mostra volto ad attirare la curiosità delle persone, in particolare famiglie e bambini.
La proposta prevede una segnaletica che include un percorso sulla pista ciclabile lungo il fiume Leno (collegando il centro cittadino alla mostra sita in via delle Zigherane a Borgo Sacco) prevedendo gruppetti di 4-5 orme ogni 20 metri circa, oltre ad altri insiemi di orme realizzati nei luoghi strategici come la sede dell'Apt in corso Rosmini, l'Infopoint della ciclabile, piazza del Nettuno, palazzo Parolari, palazzo Sichardt, piazza Malfatti, piazzale Orsi e corso Bettini».A questa animazione di strada va poi aggiunto il murale di Alan Vitti, in arte Senka Semak: un disegno di 130 metri quadrati che riporta tre animali preistorici: due brachiosaurus altithorax e un pteranodom.