Carlo Scanagatta, roveretano, è morto negli Usa. Moglie e figlia organizzano un ricordo con gli amici in Servis
Sabato scorso la rimpatriata dei compagni di liceo di Rovereto: ognuno ha portato la sua testimonianza, e poi musica per l’estremo addio
ROVERETO. «Poco più di un mese fa ci è giunta la triste notizia della scomparsa del caro amico Carlo Scanagatta, nato a Rovereto nel 1959 e che da molti anni viveva con la sua famiglia negli Stati Uniti, esattamente a Seattle. Lì aveva sposato Nancy e lì è nata la loro figlia Elena». Il ricordo di questo roveretano vissuto all'estero è tracciato da Paolo Farinati a nome di tutti gli amici. «Con Carlo avevamo frequentato le scuole medie Chiesa e il liceo scientifico Rosmini. La sua famiglia d'origine è una storica famiglia di Rovereto, aveva un'importante impresa attiva nella lavorazione del marmo e delle pietre. Suo bisnonno Onorato Scanagatta è stato un abilissimo e apprezzatissimo artista tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, sono molti infatti gli altari da lui pensati e realizzati con maestria in marmo pregiato e in pietra trentina per molte chiese del Trentino e del Veneto.Carlo era un ragazzo dall'intelligenza vivace, affabile, tenace nel difendere le sue idee, ma sempre con rispetto di tutto e di tutti. Sempre in vena di proporre e di fare con un'allegria contagiosa. Quante scampagnate, quante uscite in montagna e al lago, sempre uniti dalla musica e da una giusta goliardia. Carlo in quegli anni fu pure un valido sciatore della Sat di Rovereto».
Sabato molte amiche e amici lo hanno voluto ricordare a Servis. «La moglie Nancy e la figlia Elena hanno subito colto i veri sentimenti che ci univano e ci uniranno per sempre al loro amato Carlo. Insieme loro due ci hanno narrato di Carlo, della sua vita intensa nel lontano Stato di Washington. Nell'ampio bel prato della Baita degli Alpini o delle Penne Nere di Pomarolo, a più voci abbiamo desiderato ricordare Carlo. A metà pomeriggio è stato il turno della musica, con le chitarre del duo Citroni e la fisarmonica di Valter Filippini».