Il liceo di Rovereto non trova insegnanti di scienze, e il preside mette un annuncio su Facebook: un successo
Inusuale reclutamento del preside Pendenza: «Abbiamo esaurito le graduatorie di istituto, ho deciso di provare la strada dei social, ed abbiamo avuto un’ottima risposta, otto candidati»
ROVERETO. «Cercasi insegnante di scienze». Sulla pagina Facebook del liceo Rosmini mercoledì mattina è comparso questo avviso: «Il liceo Rosmini di Rovereto è alla ricerca di un laureato in biologia, chimica, biotecnologie, scienze ambientali, geologia, ecc. per una supplenza fino a giugno di Scienze al liceo scientifico. Gli interessati devono inviare una domanda di messa a disposizione (Mad) con curriculum allegato a segreteria.docenti@liceorosmini.eu».
Che siano i primi segnali della didattica 4.0? O un indicatore più allarmante del fatto che la scuola sta vivendo un momento davvero difficile e deve ricorrere ai social per colmare i "buchi"?
«Semplicemente dovevamo coprire due cattedre di scienze al liceo scientifico ed avevamo esaurito tutte le graduatorie della scuola ed anche quelle delle scuole vicine; perfino le messe a disposizione» racconta il dirigente scolastico Paolo Pendenza.
«E allora abbiamo pensato di usare questo strumento, di sfruttare il canale più diretto dei social per fare un appello».
Il risultato, come ammette lo stesso preside è stato sorprendente: «Nell'arco di poche ore siamo stati contattati da otto interessati, tra cui alcuni neolaureati nelle materie di competenza che probabilmente non conoscevano la procedura della messa a disposizione o più banalmente non avevano ancora preso in considerazione l'insegnamento. In questo caso noi abbiamo fatto sapere che avevamo bisogno di nuovi professori, attraverso questo canale insolito ma diretto, e i candidati si sono attivati per spedire la cosiddetta domanda di messa a disposizione con il loro curriculum e noi abbiamo potuto contattarli. Ora verranno sottoscritti regolari contratti di supplenza».
Al liceo Rosmini c'è un corpo docenti di 130 persone. E attualmente sono una decina gli assenti che la direzione ha dovuto sostituire, tra chi non ha adempiuto l'obbligo della vaccinazione anti Covid-19 e chi è ammalato. «Le materie in cui riscontriamo più difficoltà a reperire docenti sono quelle scientifiche e tecniche» continua Pendenza. «Questo perché i laureati in queste materie trovano più facilmente lavoro altrove e non pensano subito all'insegnamento. Così come mancano docenti per certe classi di concorso: maestri soprattutto, laureati in scienze della formazione; basta un diploma per lavorare alle primarie, ad esempio».
Tornando al liceo Rosmini, al momento sono sei le classi per le quali è stata attivata la didattica a distanza. «Ma da oggi sono cambiate le regole anche in Trentino e si deve arrivare a quattro positivi in un classe per attivare la Dad, d'ora in po sarà diverso» spiega il dirigente scolastico. «Del resto le scuole sono luoghi sicuri, dove le regole vengono rispettate. Meglio incontrasi dentro la scuola piuttosto che fuori senza mascherine».