Allarme piromane: nuovo incendio a Noriglio, in fiamme il bosco sopra Senter, è la stessa zona di domenica scorsa
Da poco concluse le operazioni che hanno interessato due ettari di vegetazione a Pinteri, divampa un nuovo focolaio: il terreno secco favorisce le fiamme, vigili del fuoco al lavoro
ROVERETO. Neanche il tempo di concludere le operazioni di bonifica del rogo che fra domenica e lunedì ha distrutto due ettari di bosco, e scoppia un nuovo incendio sopra Rovereto, alimentando l’ipotesi di un piromane in azione nella zona di Noriglio,
Oggi le fiamme sono divampate intorno alle 16 nuovamente nella zona della frazione Senter, a poca distanza dal primo rogo: sono nuovamente impegnati numerosi vigili del fuoco da Rovereto e da tutta la Vallagarina.
L’altroieri i vigili del fuoco volontari erano intervenuti sopra l'abitato di Noriglio. Un rogo che ha incenerito quasi due ettari di bosco, secondo le stime dei forestali.
Le fiamme non sono ripartite dopo che il fuoco è stato spento, ma è stato necessario un lungo e meticoloso lavoro di bonifica per mettere in sicurezza tutta la zona. E così da ieri mattina alle 8 due squadre di pompieri, una del corpo di Rovereto ed una del corpo di Mori per un totale di circa dieci volontari, hanno lavorato manualmente per scongiurare che il rogo ripartisse.
Il primo incendio è scoppiato domenica attorno alle 13 infatti ed ha interessato anche le radici ed il sottobosco e quindi la bonifica doveva essere particolarmente accurata. Anche per via del fatto che non piove davvero da tanto tempo, da mesi ormai ed il terreno è particolarmente secco. Serve dunque ancora più attenzione.
Domenica e lunedì il rogo si era spinto verso Pinteri, altro piccolo paese sulla collina di Rovereto.
Anche le previsioni meteorologiche dei prossimi giorni, purtroppo, non indicano pioggia. Da qui l'appello a prestare la massima attenzione quando si frequentano questi luoghi per non innescare situazioni di pericolo. Ed anche a segnalare tempestivamente eventuali principi d'incendio al numero unico dell'emergenza, il 112.
Foto Gianni CAVAGNA