Agostino Carollo, nuova causa contro il Comune di Rovereto. Ma non per il Natale, stavolta è per il... Carnevale all’oratorio
Il dj e «producer» contesta l’assegnazione della festa per i bambini: non è stato fatto il bando, e poi «la cifra non è congrua, la mia ditta faceva lo stesso programma per metà dei soldi»
ROVERETO. Agostino Carollo contro il sindaco Francesco Valduga: un altro capitolo della poco appassionante disfida tutta roveretana andrà in scena a breve, e di nuovo in tribunale.
Questa volta il noto dj-producer roveretano ha fatto causa all'amministrazione comunale per come è stata gestita l'organizzazione della scorsa festa di carnevale all'oratorio Rosmini. Di nuovo, come già accaduto in tanti altri casi - il più clamoroso il Natale del 2018, poi organizzato dallo stesso Carollo ma finito anche quello in tribunale per i pagamenti - Agostino "Ago" Carollo contesta la presunta mancanza di trasparenza da parte della giunta, concretizzatasi in questo caso nell'affidare ad Smr l'organizzazione dell'evento senza creare invece un bando pubblico di gara ad hoc.
Per parte sua il Comune è certo della correttezza del suo operato (ma lo era anche prima del ricorso di Carollo all'Antitrust, ricorso poi vinto dal dj e che ha dato il via alla stagione dei "Natali a bando" e non più in affido diretto al Consorzio Rovereto InCentro) e rimanda al mittente le richieste di risarcimento di Carollo. Insomma, siamo alle solite.
Starà al giudice decidere chi ha ragione stavolta. Ma in attesa della pronuncia del Tribunale restano le tesi con cui Carollo smonta il carnevale 2022 di Rovereto, organizzato dall'Smr.
A cominciare dai costi. «In qualità di esperto organizzatore di eventi - scrive Carollo nel suo ricorso - posso confermare che l'importo di 16.393,45 euro Iva esclusa non è congruo e proporzionale a quanto offerto dalla Smr Srl, società scelta senza alcuna regolare selezione dal Comune di Rovereto e senza nemmeno chiedere prima preventivi o progetti ad altri organizzatori. Si tratta di un prezzo straordinariamente elevato per la modesta attività prevista: tre ore di animazione nel cortile dell'oratorio di Rovereto dalle 14.30 alle 17.30 di domenica con sei artisti locali, un coro di bambini e un fotografo».
Come fa Carollo a sapere che il prezzo chiesto da Smr è troppo alto? Perché lui stesso ne avrebbe richiesti la metà: «Il prezzo di Smr è oltre il doppio di quello che sarebbe richiesto per realizzare le medesime attività da altre imprese del settore tra cui la mia impresa "Everness", già organizzatrice di famose feste di Carnevale come quella di Lavis, con attività di altissima qualità e partecipazione di pubblico dieci volte maggiore a quella delle sole 200 persone previste da Smr.
Anche chi non è del settore non ha dubbi a rilevare che la spesa di oltre 16mila euro per tre ore di festa per 200 persone nel cortile dell'oratorio pare una somma elevatissima».
Ma al di là del capitolo costi, quello che sta a cuore a Carollo è il tema della trasparenza: «Il Comune - scrive - ha palesemente violato la normativa vigente e in particolare quanto disposto con la sentenza del Tar di Trento 136/2018 ben nota al comune di Rovereto, creando un gravissimo danno alla nostra impresa Everness.
L'Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato, ndr) ha affermato che i principi di trasparenza, imparzialità e parità di trattamento costituiscono "assi portanti dell'ordinamento nazionale e comunitario" a presidio della libertà di concorrenza e, come tali, si impongono non solo in relazione all'intera attività negoziale dei soggetti pubblici, ma anche in caso di concessione, da parte di soggetti pubblici, di vantaggi economici di qualsiasi genere a persone, enti pubblici e privati.
Se poi la spesa per il comune, come in questo caso, risulta essere oltre il doppio di quella che sarebbe in realtà necessaria per realizzare la medesima manifestazione, non ci possono essere dubbi. Tralascio il fatto che promuovere l'annuncio di una festa di carnevale per bambini sul sito di un'impresa che sulla medesima pagina web promuove servizi cimiteriali lascia interdetti».
Da qui la richiesta di Carollo a Palazzo Pretorio di annullare (si era ai tempi precedenti il carnevale) la delibera, e di «presentare una congrua proposta di risarcimento del danno causato alla mia impresa Everness».
Ma il Comune, come detto, non cede. «I richiami di Carollo alle sentenze del Tar di Trento sono riferiti a una fattispecie completamente diversa, e la sua affermazione generica di poter realizzare le medesime attività affidate a Smr srl, ad un prezzo inferiore risulta priva di qualsiasi dimostrazione».