Viabilità tra Volano e Rovereto: pronti venti milioni per il tunnel di Sant'Ilario
Primo possibile passo per il miglioramento del traffico in Alta Vallagarina, che passerà attraverso un ri disegno complessivo della nuova statale del Brennero. Il presidente Fugatti: «Sotto Sant'Ilario è previsto un tunnel che si collegherebbe alla Busa dei Cavai. Per noi si può partire, ora aspettiamo il via libera dei due Comuni»
TRENTO. In attesa di cambiare radicalmente la viabilità in Alta Vallagarina, tra i Murazzi e Sant'Ilario, c'è un progetto che è già pronto a partire. Per il disegno complessivo della nuova statale del Brennero, però, si dovrà attendere maggio 2023 quando Provincia, Comunità di Valle e sindaci di Rovereto, Volano, Calliano, Besenello e Nomi si incontreranno di nuovo per mettere nero su bianco le scelte dei territori per decongestionare il traffico.
Intanto, come detto, si può già partire con il primo tratto che, per altro, non rientra nella pianificazione della parte Nord della vallata ma migliorerebbe decisamente la circolazione tra Volano e Rovereto.
«Sotto Sant'Ilario è previsto un tunnel che si collegherebbe alla Busa dei Cavai», conferma il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Un'opera per la quale piazza Dante ha appena stanziato 20 milioni di euro. «I soldi ci sono basta solo che i due sindaci Francesco Valduga e Maria Alessandra Furlini dicano sì e noi partiamo. Si può partire già il prossimo anno. É però importante che siano i territori a chiederlo».Proprio Sant'Ilario è diventato il tappo dell'accesso da Nord alla città della Quercia.
Per questo si è pensato ad una galleria che, all'altezza di via Stroperi, spingerebbe macchine e camion sottoterra per farle ritornare in superficie in tempo per abbracciare il serpentone di via Valdiriva. Il costo, come detto, sarebbe di 20 milioni di euro, proprio la cifra che la Pat ha appena messo sul piatto. Anche se è stato chiesto più volte a tecnici ed amministratori di demolire il megaviadotto che porta all'autostrada realizzato alla fine del secolo scorso e mai piaciuto. «In questo caso diciamo di no, - spiega Fugatti - perché quell'opera serve e se vogliamo risolvere qualche problema per ora è meglio tenerla».
La parola, adesso, passa ai primi cittadini dei due Comuni limitrofi. «Ripeto: - chiosa il presidente - noi siamo pronti ma devono essere loro a darci il via libera».
Questo intervento, come detto, sarebbe solo il primo tassello perché poi c'è la partita a monte, con le strozzature di Calliano e Volano che sono attraversati dalla statale. Ma questa è materia del protocollo siglato da tutti gli enti locali coinvolti che entro l'anno dovranno consegnare i «desiderata» alla Provincia e poi, nei primi mesi del prossimo, confermare cosa serve e, soprattutto, se si può sostenere economicamente e ambientalmente.
Gli elementi su cui le amministrazioni, ovviamente in sinergia, stanno lavorando sono l'analisi e la valutazione del dato del traffico che interessa i territori, le cause e le fonti principali che lo alimentano. Sulla base dell'approfondimento di questi dati si dovrà individuare l'azione politica che riguarda la mobilità per risolvere le criticità emerse. In particolare si dovranno stabilire le migliori infrastrutture viabilistiche che consentano di alleggerire o spostare i veicoli a motore dalla Ss12 a ridosso di alcuni nodi ad elevata intensità come, appunto, gli attraversamenti di Sant'Ilario, Volano e Calliano.
Dentro questo quadro, chiaramente, dovranno infilarsi le soluzioni a favore del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile con un progetto di piste ciclabili non da diporto ma funzionali ai collegamenti tra i paesi e tra questi e la città di Rovereto.
Riguardo alla ciclopedonalità, tutti i Comuni della Destra Adige - da Nomi fino ad Isera - da tempo sollecitano piazza Dante per potenziare i tracciati e i collegamenti tra i centri abitati.
La richiesta principale riguarda la realizzazione di una nuova pista per bici e pedoni lungo il fiume, autonoma rispetto al percorso attuale e che possa servire i pendolari nel tragitto casa-lavoro. Anche questo, d'altro canto, è un modo per snellire la circolazione e favorire gli spostamenti leggeri, economici e non inquinanti. Tantopiù che con l'avvento delle biciclette elettriche ci sono sempre più cittadino che sfruttano questo mezzo di trasporto.