Rovereto, rivoluzione «sacco grigio», da domani i rifiuti residui solo lì (con codice identificativo)
Obiettivo riciclare tutto, e «più ricicli, meno paghi», spiega il direttore di Dolomiti Ambiente, l’ex sindaco Miorandi. E chi non ha i sacchi? «Basta che passi alla nostra sede a prenderli»
ROVERETO. Da domani, primo ottobre, a Rovereto è obbligatorio utilizzare il sacco grigio per la raccolta del rifiuto residuo. Dopo alcune false partenze, arriva finalmente il nuovo sistema di raccolta e lo stop definitivo ai sacchi verdi. In base ai dati di Dolomiti Ambiente, il 90% delle 17mila utenze domestiche ha già i sacchi grigi in casa.
Il sacco ha un codice identificativo per ciascuna utenza. Questo consentirà, a partire dal primo gennaio dell'anno nuovo, il conteggio degli svuotamenti per ogni famiglia e quindi il pagamento della tassa rifiuti in base a quanto residuo ciascuno conferisce, cioè in base al principio "più differenzi, meno paghi".
La raccolta differenziata in città è arrivata intorno all'80%. Significa che delle 18mila tonnellate di rifiuti raccolte ogni anno, circa 15mila tonnellate di plastica, vetro, carta, umido vengono riciclate. Più di 3.000 tonnellate di rifiuto indifferenziato restano però ancora da smaltire. Da qui la campagna informativa di Dolomiti Ambiente, condivisa con la giunta comunale, e, da domani, le nuove modalità di raccolta.
Dal primo ottobre, spiegava il direttore di Dolomiti Ambiente, già sindaco di Rovereto, Andrea Miorandi, «basta utilizzo dei sacchetti verdi o di altri sacchetti. Il residuo va solo nei sacchi grigi. Se uno non li ha, passa in via Manzoni (la sede di Dolomiti Ambiente e di Dolomiti Energia ndr) e li ritira. In questo modo accompagneremo dal primo gennaio 2023 l'introduzione della tariffa rifiuti costruita col meccanismo "più differenzi, meno paghi". I sacchi grigi sono personalizzati con un microchip e consentono il conteggio degli svuotamenti per singola utenza. Così la quota variabile della tassa rifiuti verrà pagata in base all'effettivo rifiuto residuo prodotto».
Nel 2021 Dolomiti Ambiente ha raccolto a Rovereto 18.020 tonnellate di rifiuti urbani. Di essi, 14.911 tonnellate, pari all'82,75%, sono state raccolte in modo differenziato e avviate agli impianti di riciclo. Una percentuale in aumento anno dopo anno e molto elevata rispetto, ad esempio, alla Vallagarina nel suo complesso, dove si supera di poco il 70% e, ad agosto, ci si è fermati al 69%. Il rifiuto residuo ammonta a 3.109 tonnellate.
I roveretani quindi continuano a riciclare carta, plastica, vetro, umido. Qualche problema c'è invece nel sistema provinciale di smaltimento dei rifiuti, a partire dagli ingombranti. Le discariche si stanno riempiendo e si discute di un impianto che valorizzi anche il residuo e chiuda il ciclo della raccolta di rifiuti.