L’incubo dei ladri in casa rovina il Natale alle famiglie di Marco
La sera del 25 dicembre diversi tentativi di furto tra le case di via Stazione e di via San Romedio. I sistemi di allarme hanno “salvato” i residenti che dicono: «Siamo stanchi e preoccupati, chiediamo di avvisare i cittadini e le istituzioni di questo fenomeno pericoloso che sta diventando cronico da queste parti»
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MARCO. Serata di Natale (25 dicembre) da incubo in quel di Marco. Dopo una giornata di festa, per chi ha potuto condividere la gioia di un pranzo e lo scambio degli auguri, in diverse case del rione più a sud di Rovereto hanno iniziato a scattare gli allarmi antifurto.
É successo nella zona di via San Romedio e di via Stazione, dove le sirene degli impianti antintrusione hanno segnalato la presenza di malintenzionati che stavano tentanto di entrare nelle case. Diverse anche le telefonate arrivate alle forze dell'ordine per dare l'allarme. Pare che i ladri non siano riusciti a centrare il loro obiettivo ed a rubare in qualche abitazione. Di certo hanno spaventato molti residenti che ora, accendendo i riflettori su ciò che è accaduto nella serata del giorno di Natale, sperano che si alzi la soglia d'attenzione.
Con più controlli delle forze, ma anche con segnalazioni da parte dei vicini. Insomma, secondo quel patto di buon vicinato tanto promosso in città. Uno dei tentati furti messi in atto a Marco risale alle 21.30 del 25 dicembre. «Stavolta è andata bene, perché siamo dotati di sistema d'allarme e quando è scattato l'altra sera siamo usciti di casa ed abbiamo allertato immediatamente la polizia. Ma è la quarta volta che provano a rubare nelle nostre case...».
Gli episodi in questione sono dilazionati nel tempo e per due volte il furto è andato a segno. «Abitiamo in tre villette a schiera e cinque anni fa i ladri sono riusciti ad entrare nella casa di mia cognata, poi in quella di mio suocero all'incirca sei mesi fa e ieri il nuovo tentativo in casa nostra».
I residenti sono esasperati. «Allora portarono via, tra le altre cose, un orologio costoso e un'antica collana di famiglia. E quel che ha spaventato di più è che in un'occasione riuscirono ad entrare non appena venne tolto l'allarme. Erano appostati, sapevano quando entrare in azione», racconta ancora uno dei proprietari.
Ora l'esperienza si è ripetuta la sera di Natale. «Le telecamere del mio impianto di sicurezza hanno immortalato il malintezionato: un uomo solo, che era disinvolto e si muoveva con tranquillità. Evidentemente ha sentito che c'era gente in casa e allora non è entrato, ma non ha dato segni di esitazione nemmeno quando ha fatto scattare la fotocellula che ha acceso la luce fuori casa. Se fossimo stati nelle stanze in silenzio ce lo saremmo ritrovati in casa». E questa è sicuramente una delle paure più grandi.
Le immagini che riprendono il ladro aggirarsi attorno a casa saranno consegnate alla polizia. «Quando gli agenti sono arrivati dopo la nostra chiamata ci hanno detto di aver ricevuto diverse chiamate dalla nostra zona il giorno di Natale e ci hanno suggerito di stare particolarmente attenti. Noi siamo stanchi e preoccupati, chiediamo di fare eco e di avvisare i cittadini e le istituzioni di questo fenomeno pericoloso che sta diventando cronico da queste parti. Il paese dovrebbe dotarsi di telecamere in entrata ed in uscita, come ormai sta facendo la maggior parte dei comuni per difesa e controllo del territorio. Tanto più che siamo un posto appetibile per i ladri, in prossimità di un casello autostradale. Personalmente abbiamo preso tutte le precauzioni possibili, ma gli episodi diventano sempre più frequenti ed anche i nostri bambini hanno paura».