Incendio doloso a Rovereto: auto divorata dalle fiamme nel cortile di un condominio
Un altro veicolo, destinato ad essere a sua volta incendiato, è scampato alla stessa sorte. L’episodio è avvenuto in via Mozart, dietro lo stadio della Quercia, nel cuore della notte tra domenica 19 e lunedì 20 marzo. Ignoto, al momento, il movente: volevano colpire i proprietari
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ROVERETO. Un'auto è andata completamente distrutta, mentre un'altra macchina, anch'essa destinata ad essere incendiata, è fortunatamente scampata al rogo. Questo il bilancio di un incendio doloso divampato nel cortile di un condominio di via Mozart, dietro lo stadio Quercia. Le fiamme, appiccate probabilmente utilizzando della benzina, in breve tempo hanno avvolto la vettura nonostante il tentativo di un residente di spegnerle utilizzando un estintore e del tempestivo intervento dei vigili del fuoco volontari di Rovereto.
Ignoto, al momento, il movente di un gesto che avrebbe potuto avere conseguenze ben più pesanti. L'allarme è stato dato verso le 3 e mezzo nella notte tra domenica e lunedì 20 marzo quando i residenti di un condominio di via Mozart sono stati svegliati di soprassalto dal rumore del botto provocato dall'incendio e qualcuno è sceso in cortile con un estintore. Ma il tentativo di spegnere il rogo non è riuscito.
Nel frattempo la chiamata al 112 ha fatto scattare l'allarme alla caserma dei vigili del fuoco di via Abetone. In pochi minuti sul posto sono arrivati mezzi e volontari che hanno dovuto lavorare a lungo (l'intervento si è concluso verso le 6 del mattino) per domare l'incendio e e completare le operazioni di bonifica della zona interessata dalle fiamme. In via Mozart sono arrivati anche i carabinieri per avviare accertamenti sulla natura dell'incendio che, come hanno potuto constatare anche sulla base delle indicazioni avute dai vigili del fuoco, è dolosa.
Qualcuno, non ci sono dubbi in merito secondo gli investigatori, ha voluto incendiare proprio quelle due vetture (e ovviamente colpire i loro proprietari) parcheggiate nel cortile. Obbiettivo centrato per una macchina completamente avvolta dalle fiamme, mentre sull'altra auto è stata constatata la presenza di dolo ma non ha preso fuoco. Di più le forze dell'ordine non vogliono (e non possono) dire in quanto le indagini sono ancora in corso: «Cerchiamo di approfondire attraverso accertamenti che stiamo svolgendo».
Oltre ai carabinieri accertamenti sono in corso anche da parte del corpo permanente provinciale dei vigili del fuoco con la presenza del funzionario di turno sul luogo dell'incendio. Per appiccare il fuoco sarebbe stato utilizzato del combustibile (trovato anche sull'auto che si è salvata) e non un innesco. Perché proprio quelle due auto sono entrate nel mirino dell'incendiario? I due mezzi sono stati "scelti" a caso o piuttosto si è trattato di un'azione specifica nei confronti dei loro proprietari? Una ritorsione per qualche vecchia questione rimasta in sospeso? Oppure si è voluto con il rogo lanciare un "messaggio"? E con quali motivazioni? Presto per dare una risposta, rispondono gli investigatori, che escludano legami con la criminalità.