Rovereto, stop alla vendita di alcol dopo le 19 per gli esercizi commerciali di vicolo Parolari
Dopo le varie segnalazioni, ecco l’ordinanza del sindaco Valduga. Ad aggravare la situazione l’incuria di tanti che prende la forma dell’«abbandono di rifiuti, bottiglie e vetri rotti e all’espletamento, in taluni casi dei bisogni corporali». Non aiuta neppure la conformazione urbanistica della zona
LA LITE Rissa a Rovereto, ferita al capo una 31enne ubriaca
IL FATTO Distrugge la vetrina di un negozio ma viene bloccato da un giovane
TRENTO Movida, ancora polemiche: i titolari dei locali contro il sindaco
ROVERETO. Dalle 19 alle 6, tutti i giorni della settimana, non potranno vendere bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. E questo fino al 14 luglio compreso. L'ordinanza è firmata dal sindaco di Rovereto, Francesco Valduga ed è destinata al bar "Diamante" e al negozio "Sofia alimentari", i due esercizi commerciali di vicolo Parolari.
La decisione del primo cittadino è datata 20 giugno ed è diretta conseguenza delle segnalazioni e degli esposti di chi abita nella stretta via di collegamento fra il corso Rosmini e borgo Santa Caterina, degli interventi delle forze dell'ordine e anche degli articoli pubblicati su questo giornale. Una situazione di degrado, esasperazione e paura che ora riceve una prima risposta amministrativa. Che prende la forza dello stop all'alcol dopo le 19. In due potevano venderlo, ora nessuno può venderlo.
«La situazione creatasi - si legge in ordinanza - provoca nocumento alla tranquillità ed al riposo dei residenti considerato che i problemi legati al degrado urbano si verificano principalmente in orario serale e notturno ed in tutte le giornate di apertura dei due esercizi presenti in vicolo Parolari. La situazione è ulteriormente amplificata dal periodo estivo, in considerazione del fatto che le temperature invitano le persone a stazionare all'esterno dei locali, soprattutto in orario serale e notturno e che le finestre dei condomini della zona, proprio per effetto delle temperature, possono restare aperte». Non solo.
Ad aggravare la situazione, l'incuria di tanti che prende la forma dell'«abbandono di rifiuti, bottiglie e vetri rotti e all'espletamento, in taluni casi dei bisogni corporali». A rendere più difficile la situazione anche la conformazione urbanistica della zona. Per cui «il rumore dovuto alla presenza di avventori stazionanti sulla pubblica via, con particolare riguardo a borgo S. Caterina e vicolo Parolari, compresa la piazzetta interna, non avendo modo di disperdersi, se non verticalmente, risulta amplificato, causando disturbi ai residenti».
L'ordinanza è stata decisa «a causa della situazione di grave turbamento del vivere civile arrecato ai cittadini e strettamente correlato all'espletamento delle attività economiche insediate in vicolo Parolari, al fine di tutelare il diritto alla quiete, alla salute psicofisica delle persone». Salute che viene anteposta al diritto d'impresa delle due realtà commerciali che certamente avranno conseguenze economiche negative dal divieto.
E infine «valutato che soprattutto a decorrere dalla fine di maggio si è intensificata la presenza di numerose persone nella zona dedite al consumo di alcol contribuendo ad alimentare il disagio ed il senso di insicurezza dei cittadini e dei residenti, che lamentano la lesione dei loro diritti al riposo e quindi alla salute, alla convivenza civile, alla sicurezza urbana e all'incolumità pubblica» il sindaco ha preso la decisione.
E ordina «ai titolari dell'esercizio di somministrazione di alimenti e bevande all'insegna "Diamante" e dell'esercizio commerciale di vendita di prodotti alimentari e non alimentari all'insegna "Alimentari Sofia", a decorrere dalla data di notifica del presente provvedimento e fino al 14 luglio 2023 (compreso), di non effettuare la somministrazione e la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, nella fascia oraria compresa tra le ore 19.00 e le ore 06.00 di tutti i giorni della settimana».