Mara Fait uccisa sotto casa a Noriglio, davanti agli occhi della madre
L'infermiera in pensione di 63 anni è stata colpita con un'ascia. L'assassino, operaio a Rovereto e vicino di casa, si è allontanato subito a piedi per andarsi a costituire dai carabinieri
IL RICORDO «Era un'ottima infermiera, nervi saldi e grande cuore»
IL DELITTO Donna di 63 anni uccisa a Noriglio: l’omicida si è costituito
NORIGLIO. L'ha attesa sotto casa e l'ha uccisa. Con due colpi d'ascia inferti con forza e determinazione che le hanno fracassato il cranio e deturpato il volto.
È morta così Mara Fait, 63 anni, infermiera in pensione da poco più di un anno, assassinata sotto gli occhi della madre Bruna, ottantenne in precarie condizioni di salute, che la teneva sottobraccio.
Ad assistere al brutale assassino, secondo le testimonianze di qualche residente, il figlio della donna Lorenzo Giori, infermiere al pronto soccorso, che era affacciato alla finestra.
L'assassino di Mara Fait, un uomo del 1975 di origini albanesi, operaio a Rovereto, e vicino di casa si è allontanato subito a piedi con l'arma in mano (abbandonata e fatta ritrovare poi in un cespuglio lungo la strada) per raggiungere la caserma dei carabinieri in città dove si è costituito.
«Ho ucciso una donna a Noriglio, andate a vedere» avrebbe confessato subito al piantone che gli ha aperto il portone d'ingresso.
Ora l'uomo è rinchiuso nel carcere di Spini di Gardolo.
Nell'immagine, il luogo del delittto, a Noriglio [foto Gianni Cavagna]
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