Rovereto: raid nelle ville di via Bellavista, il ladro entra in camera da letto
Dopo un primo tentativo andato a vuoto, il giovane che indossava una tuta bianca, è riuscito ad entrare prima nella casa del figlio e poi in quella dei genitori. La donna: “Ho rischiato di incontrare il malvivente, viviamo nel terrore”
IL FENOMENO Boom di furti e tentati furti a Trento città e nei sobborghi
ROVERETO. «Per fortuna non ci siamo svegliati in quel momento altrimenti non oso immaginare cosa sarebbe successo. Mi sale ancora l'angoscia al solo pensiero che pochi minuti prima che il ladro entrasse in casa mi ero alzata per andare in cucina...». È ancora scossa la donna che nelle scorse notti per un soffio ha evitato l'incontro ravvicinato con un giovane travisato entrato in una villetta di via Bellavista alla ricerca (infruttuosa) di denaro in contanti e preziosi. E lo stesso soggetto (lo telecamere dei sistemi di videosorveglianza lo confermano) un paio di ore prima aveva tentato di forzare una finestra di un'altra abitazione poco distante: non c'era riuscito ed aveva desistito. Molto probabilmente per puntare ad un altro obiettivo, sempre una delle villette della zona residenziale.
La stessa zona, per l'esattezza via Bellavista II, presa di mira da un paio di ladri agli inizi di agosto messi in fuga da un giovane che si era svegliato per il rumore. L'orario delle telecamere di controllo segna le 12.54 della notte tra venerdì e sabato quando dalle immagini si nota un giovane armeggiare con un piede di porco ad una finestra di una villetta dove vivono le famiglie di due noti professionisti in città: gli infissi resistono e il giovane, forse disturbato o spazientito, lascia perdere e fugge dal giardino da dove era arrivato.
Ricompare due ore più tardi (nel frattempo potrebbe aver compiuto un altro furto) nella villetta poco distante di un imprenditore. Prova a forzare la porta d'ingresso di un appartamento ma non ci riesce. Non si perde d'animo, comunque, e compie lo stesso tentativo per entrare nell'abitazione dove vive il giovane figlio della coppia.
Una volta in casa il ladro gira in tutte le stanze: indossa una tuta chiara con il cappuccio calato in testa, guanti neri per evitare di lasciare impronte e in mano una torcia elettrica per muoversi tra cucina e soggiorno, tra stanze da letto e garage dove aprirà le auto e svuoterà delle borse senza comunque trovare nulla.
«In camera da letto ha preso i pantaloni che mio marito aveva appoggiato su una sedia pensando di trovarci il portafoglio (che non c'era) e quindi li ha gettati in giardino. Noi non ci siamo accorti di nulla ma ora viviamo nel terrore perché ho rischiato di trovarmi faccia a faccia con il ladro visto che poco prima mi ero alzata... Ma cosa credono di trovare in casa? - si chiede la donna - Non teniamo denaro o oggetti di valore, qui ricchi non ce ne sono... Per evitare altri raid stiamo organizzando una rete di allerta tra tutti i residenti della zona per creare un gruppo che segnali la presenza di persone o movimenti sospetti e far scattare immediatamente un sistema di protezione».