Spedizione punitiva contro il commesso che ha fermato due donne sorprese con la merce rubata
Un dipendente del Sushi Daily all’interno dell’ IperOrvea finisce al Pronto soccorso dopo essere stato malmenato da tre o quattro uomini che hanno messo in atto la vendetta. I vertici dell’Azienda: “Penseremo alla vigilanza”
TRENTO Commessa presa a schiaffi dal ladro
ROVERETO. Come cancellare l'onta per essere state fermate con prodotti (non di prima necessità) per un valore di oltre 200 euro? Semplice, con una spedizione punitiva. Quella messa in atto da un manipolo (tre o quattro) di uomini che si sono vendicati delle loro donne (mogli o compagne) sorprese con ogni ben di Dio dal commesso del corner sushi che aveva fatto semplicemente il suo dovere o, visto quello che è successo, è stato troppo zelante. Uno zelo costato caro: dagli insulti e dalle minacce i toni sono diventati sempre più violenti tanto da passare alle mani.
Risultato? Il dipendente del Sushi Daily, un giovane giapponese, all'interno del supermercato, è finito al pronto soccorso per farsi medicare le ferite e le contusioni riportate sotto gli occhi sbigottiti di decine di clienti che in quel momento affollavano il megastore. Teatro della drammatica e preoccupante vicenda (in parte documentato da un video) è stato nei giorni scorsi l'IperOrvea di via del Garda. Due episodi (il furto e la vendetta) che hanno destato allarme e preoccupazione in città, non solo tra i dipendenti ed i vertici del gruppo Poli. E così i vertici aziendali si trovano costretti («non avremmo mai voluto compiere questo passo, ma a questo punto dobbiamo farlo considerata la situazione») a ricorrere ad una vigilanza privata come accade peraltro da tempo in altri supermercati della città, sia in centro che in via dell'Abetone e via del Garda.
Ma cosa è successo all'ipermercato? Che due presunte clienti (a questo punto presunte ladre, peraltro già note sia alle forze dell'ordine che agli addetti alla vendita) hanno fatto, a loro modo, la spesa. Hanno riempito due borse di prodotto voluttuari (beni non di prima necessità) e come nulla fosse hanno dribblato la barriera delle casse dirigendosi a passi svelti verso l'uscita. Ormai sembrava fatta: se non fosse stato per l'occhio vigile di un commesso che lavora nel corner sushi l'avrebbero fatta franca (come pare sia già successo in passato). Il giovane giapponese, però, decide di intervenire e velocemente raggiunge le due e intima di far vedere il contenuto delle due borse.
Le due ovviamente negano, urlano e stramazzano, si professano innocenti. Una delle due sostiene di essere incinta e pare abbia anche minacciato di morte il commesso. La scena viene ripresa anche con lo smartphone da un cliente per poi essere postata sui social. Intervengono anche i carabinieri che fermano le giovani denunciate poi per furto. Che andranno poi in caserma per sporgere denuncia contro il commesso colpevole di averle fermate.
Tutto finisce qui? Macché, perché la seconda "puntata" è ben peggiore della prima. Durante l'orario di apertura del supermercato si presentano in tre o quattro, familiari delle due denunciate, per far capire le loro intenzioni non proprio amichevoli nei confronti del commesso: lo insultano e lo minacciano prima di malmenarlo (davanti ai clienti) e spedirlo in ospedale. Nuova richiesta di intervento delle forze dell'ordine che arrivano quando il gruppetto, fatto il suo lavoro, ha già abbandonato la scena.
«Un episodio bruttissimo e preoccupante - commenta il gruppo Poli - non tanto per il furto in sé quanto per i risvolti violenti che ha assunto. Stiamo notando che ultimamente i furti sono in aumento. Non si ruba per fame, non spariscono prodotti di prima necessità, ma beni costosi, come superalcolici e formaggio grana, che poi rivendono al mercato parallelo. Una situazione che riscontriamo un po' dappertutto in provincia dove siamo presenti, ma Rovereto è diventata la piazza più complicata: la delinquenza è in aumento e anche noi siamo costretti a prendere le contromisure».
Che significa una vigilanza privata: «I furti stanno diventano più violenti e questo ci preoccupa. E per tutelare in primis i dipendenti ma anche i clienti dobbiamo ricorrere ai vigilantes. Noi - afferma uno dei responsabili del gruppo Poli - la riteniamo una grande sconfitta perché non si dovrebbe arrivare a queste decisioni così drastiche. Ma non vediamo alternative...»