L'Aido nelle scuole della Vallagarina per "insegnare" ai giovani l'importanza di donare gli organi
Nelle serate la testimonianza di un trapiantato, «salvato» due volte. E il racconto della mamma di Valentina Benedetti Vallenari, morta a 25 anni in un incidente e che ha donato gli organi
ROVERETO. I dubbi, i timori e le incertezze di carattere sanitario o derivanti dalla fede religiosa: sono diverse le questioni poste dagli studenti degli ultimi anni delle superiori negli incontri dedicati al tema della donazione di organi tessuti e cellule organizzati dall'Aido - gruppo Vallagarina “Alessandro Ricchi” – nelle scuole e nei centri di formazione professionale di Rovereto e Riva, d'intesa con gli istituti e i docenti. Questioni alle quali i volontari dell'Aido hanno risposto con la loro esperienza personale e dando loro informazioni puntuali. Nei giorni scorsi 90 studenti delle serali dell'Istituto Fontana di Rovereto, distribuiti in cinque classi insieme a 7 loro docenti, hanno potuto ascoltare la storia di Arcadio Gelmi, di Folgaria, che ha subito due volte trapianti di fegato ed è vivo grazie ai donatori e al sostegno della sua compagna, Luisa Canalia, e il racconto di Raffaella Pinter, di Ala, mamma di Valentina Benedetti Vallenari (nella foto), la venticinquenne deceduta poco meno di un anno fa dopo un incidente stradale.
Valentina aveva detto di voler offrire ad altri i propri organi se le fosse successo qualcosa del genere permettendo in tal modo anche a dei bambini, che hanno ricevuto le sue valvole cardiache e le sue cornee, di rinascere. L'ascolto di queste testimonianze e la spiegazione delle procedure con cui oggi è possibile rendersi disponibili alla donazione di organi e con cui avvengono i trapianti, ha suscitato curiosità e interesse tra gli studenti. I loro interrogativi e le loro osservazioni hanno evidenziato il desiderio di superare i pregiudizi per approfondire l'argomento.
Al termine degli incontri c'è stato anche chi ha deciso di dichiarare all'Aido la propria volontà di donare gli organi. Volontà che – è stato ricordato – si può esprimere anche al momento del rilascio della carta di identità in Comune, o rivolgendosi all'azienda sanitaria provinciale.
Quest'anno i volontari del gruppo Aido “Alessandro Ricchi” hanno incontrato 650 studenti nel corso di 23 momenti organizzati nelle scuole don Milani, Fontana, Liceo Filzi e Liceo Rosmini di Rovereto, negli istituti alberghieri di Rovereto e Riva del Garda. E hanno sensibilizzato al tema della donazione di organi tessuti e cellule attraverso serate animate da cori e testimonianze per sensibilizzare la popolazione al tema della donazione e dei trapianti di organi tessuti e cellule a Rovereto, Avio, Lavarone, Villa Lagarina, Isera e Nogaredo.