Una moschea a Rovereto? «No, e neanche un centro islamico» spiega l'imam. «Però pregare non è illegale»
Il dottor Breigheche e le polemiche della Lega: «Pensiamo di realizzare una casa, un punto di sostegno, per chi ha bisogno. Ma non ha senso criticare qualcuno perché decide di trovarsi in un posto a pregare»
POLEMICA La nuova moschea diventa un caso politico
ROVERETO. «Non è una moschea e non è nemmeno un centro religioso islamico, non solo almeno: è un posto dove dare assistenza a tutti gli immigrati, con il sostegno pratico nello sbrigare la burocrazia, e in particolare a quelli di fede islamica. Ma è aperto a tutti».
L'Imam del Trentino Abulkheir Breigheche prova a smorzare le polemiche che dilagano in città sull'annuncio (palesato in consiglio comunale da Omar Korichi) della realizzazione di una moschea a Rovereto. «Ripeto - insiste il ministro del culto islamico in provincia - non è una moschea, non si pensi a minareti o chissà cosa ma una struttura dove aiutare chi è in difficoltà».
Un luogo di culto, però, è necessario visto che parliamo di oltre 1.500 musulmani che vivono e lavorano a Rovereto e in Vallagarina e che, specie a fine Ramadam, hanno l'esigenza di trovarsi per pregare insieme. «Sì, però il progetto di cui si parla è di realizzare una casa, un posto adeguato, di aiuto e sostegno a chi ha bisogno. Che poi dentro si preghi lo trovo giusto e, soprattutto, non è qualcosa di illegale».
Il luogo scelto sarà battuto all'asta il prossimo 10 giugno.«Ne sono a conoscenza ma non conosco i dettagli tecnici ed economici dell'operazione perché ogni comunità islamica è autonoma e agisce per conto proprio».
Le ha dato fastidio questo «frastuono» sorto sulla questione?
«Sì e non lo capisco. Non ha senso criticare qualcuno perché decide di trovarsi in un posto a pregare. La preghiera non ha mai fatto male a nessuno, a prescindere dalla religione. Non strumentalizziamo l'esigenza delle persone di incontrarsi per pregare il proprio Dio, non si fa male a nessuno e non si commette alcun reato».
Tornando all'ipotesi di un centro islamico in città, dunque, l'Imam apprezza l'impegno dei suoi correligiosi e prova a smorzare i toni aspri di questi giorni. «Sono contento che si adoperino per trovare una casa per i musulmani lagarini. Ci tengo a ribadire ancora una volta che non è una mosche e quindi invito tutti a non demonizzare un progetto che, per altro, deve passare ancora da un'asta».
Come detto non stiamo parlando di una moschea ma appunto di un centro islamico. Che, se nessun imprenditore presenterà un'offerta, si potrà acquistare con 470mila euro. E per raccogliere la somma è già partita la raccolta fondi tra i fedeli e online.L'annuncio, alcuni giorni fa, è stato affidato ai social dal consigliere comunale Omar Korichi: «Rovereto sta per avere la sua bellissima moschea».
Proprio Korichi spiega: «Io sono solo un fedele ma non mi occupo di questa cosa. Mi fa piacere che qualcuno voglia realizzare il centro islamico ma non sono io quello che si muove, ci sono i referenti della nostra comunità. Mi limito a dire che sono contento di quanto si sta provando a fare».