Rovereto, la giunta Robol sarà snella, ecco i probabili assessori, con Michele Dorigotti vice
Quasi certi Miniucchi e Micol Cossali, in campo Arianna Miorandi, Pozzer e Gamberoni. «Ma è ancora presto per parlarne»
ROVERETO. Per stessa ammissione della sindaca Giulia Robol, parlare di giunta adesso è prematuro. In attesa del confronto della prima cittadina con le liste che l'hanno sostenuta al ballottaggio - Pd, Campobase, Alleanza Verdi e Sinistra, Rovereto Libera, Civici per l'Autonomia e Officina Comune - si può ipotizzare un'ipotetica squadra di governo comunale in base alle competenze dei singoli eletti, ai voti raccolti e alla rappresentanza.
Ecco dunque una sorta di toto giunta con le singole potenziali competenze. Ovviamente ci saranno poi delle deleghe riservate a singoli consiglieri, che saranno decise dalla maggioranza la prossima settimana.
La sindaca è Giulia Robol che dovrebbe tenere per sé la sicurezza, il bilancio e il personale. Con lei, sul banco più prestigioso dell'aula Malfatti, siederanno sette assessori. Il vicesindaco potrebbe essere Michele Dorigotti di Officina Comune al quale si può pensare arrivi la gestione di lavoro, commercio, valorizzazione dei centri storici e partecipazione.
Gli amministratori confermati dovrebbero essere Andrea Miniucchi di Campobase (urbanistica, lavori pubblici, beni comuni e decoro urbano) e Micol Cossali del Pd (cultura e politiche giovanili). Le quattro nuove entrate risponderebbero all'idea della sindaca di proporre alla guida della città un mix di «esperienza e innovazione».
Ecco dunque Silvia Valduga di Officina Comune (politiche sociali e università dell'età libera), Arianna Miorandi del Pd (scuola, università, ricerca e pari opportunità), Ruggero Pozzer di Alleanza Verdi e Sinistra (sport, turismo, toponomastica e gemellaggi) e Davide Gamberoni di Civici per l'Autonomia (decentramento e rapporti con le circoscrizionie e ambiente).
Oltre ad accontentare tutti, diciamo così, ci sarebbe perfetta parità di genere.
Questa, dunque, la potenziale nuova giunta comunale anche se, ripetiamo, è solo una suggestione. Giulia Robol, infatti, non si è solo riservata di decidere in merito, ma aspetta i doverosi colloqui con le singole forze di coalizione. Anche perché c'è prima da indicare il presidente del consiglio comunale che, se la maggioranza seguisse l'impianto di Valduga, dovrebbe essere pescato da una delle sei forze che hanno vinto le elezioni. E si potrebbe ipotizzare, per esempio, Claudio Cemin di Campobase o l'autonomista Gamberoni che, a quel punto, libererebbe un posto in giunta per un altro consigliere del Pd, magari Stefania Bresciani. In questo caso nella stanza dei bottoni ci sarebbero cinque donne e tre uomini. La sindaca, come detto, non si sbilancia. «Davvero non si è ancora parlato di questo. Ci sarà tutto il tempo per confrontarci in maniera serena e senza imposizioni o richieste».