Rovereto / Giustizia

Lascia tutto alla badante, c’è  l’ipotesi di circonvenzione di incapace

Queste le conclusioni cui è giunta la procura di Rovereto al termine delle indagini nate dalla querela presentata da nipoti della nobildonna morta lo scorso autunno. Un'eredità importante da 5 milioni di euro tra contanti, immobili e beni mobili che in questo momento è stata congelata in attesa di dipanare la matassa

ROVERETO. La contessa Maria Malfatti non avrebbe deciso liberamente di nominare come sua unica erede la sua badante, ma sarebbe stata circuita e quindi portata a prendere questa decisione. Queste le conclusioni cui è giunta la procura di Rovereto al termine delle indagini nate dalla querela presentata da nipoti della nobildonna morta lo scorso autunno. Un'eredità importante da 5 milioni di euro tra contanti, immobili e beni mobili che in questo momento è stata congelata in attesa di dipanare la matassa.

Un passo è stato fatto: la procura - il fascicolo è del sostituto procuratore Viviana Del Tedesco - ha formalmente chiuso le indagini. Ora la parola passa alla difesa della donna e poi le possibili scelte saranno due: la richiesta di archiviazione o quella di rinvio a giudizio dell'ex badante che è accusata di circonvenzione di incapace. Per ricostruire la vicenda è necessario fare un passo indietro e partire dalla contessa Maria Malfatti, nome notissimo di Rovereto, erede di una famiglia ricca di prestigio e non solo. Non si era mai sposata, non aveva figli, ma una decina di nipoti.

La sua vita l'ha trascorsa a Rovereto e negli ultimi anni è stata seguita da una donna, una badante, che l'aiutava nelle piccole e grandi incombenze quotidiane. Un rapporto quotidiano fra le due donne che è durato fino alla fine dell'ottobre scorso quando la contessa, 80enne, è morta lasciando il fratello e una decina di nipoti. Dopo la celebrazione dei funerali, per gli eredi c'è stato il passaggio nell'ufficio del notaio cui era stato consegnato il testamento della nobildonna che, come detto, possedeva un patrimonio personale molto importante.

Lì, durante la lettura delle ultime volontà la scoperta che ha poi dato il via all'azione penale. Maria Malfatti aveva nominato come sua unica erede la badante. Che all'improvviso è diventata - solo sulla carta per ora visto che è stato tutto congelato - milionaria.I soldi sul conto corrente della contessa (per un totale di circa un milione di euro), gli immobili (fra i quali un palazzo in via della Terra) e anche beni mobili come quadri e volumi antichi, tutto era stato lasciato alla donna che aveva accompagnato Malfatti negli ultimi anni della sua vita.

Una decisione di cui nessuno sapeva in famiglia e che ha lasciato tutti di stucco. E agli eredi ha anche lasciato la sensazione che ci fosse qualcosa su cui fare luce. Ecco quindi alcune verifiche che si sono poi trasformate in una querela presentata in procura dall'avvocato Luca Fedrizzi per conto degli eredi Malfatti. Procura che, dopo una prima analisi delle carte che erano state prodotte, ha congelato i beni in attesa di ulteriori chiarimenti.

Sono quindi scattate le indagini per capire se i dubbi dei familiari della contessa avessero un fondamento e quindi se Maria Malfatti sia stata vittima di circonvenzione di incapace e quindi sia stata portata a fare una cosa (la nomina della badante come erede universale) che in realtà non avrebbe desiderato fare.

E così si è arrivati alla chiusura delle indagini con la cristallizzazione dell'accusa. Ma la vicenda non è ancora finita. La parola passa alla difesa della donna e quindi toccherà nuovamente alla procura decidere cosa fare.

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