Decibel / Rotaie

Rovereto, la via dove per parlare in casa devi chiudere le finestre: troppo rumore dei treni che passano

Via Cittadella, ma tutta la «Busa» dello stadio Quercia, assediate dal rumore. E per il consigliere leghista Angeli «si rischia la sordità». Il problema era già stato segnalato sette anni fa

di Nicola Guarnieri

ROVERETO. Si aspetta con trepidazione il megaprogetto europeo di Italferr per il bypass ferroviario di Rovereto (i quattro binari dell’alta capacità per il trasporto merci interrati per una ventina di chilometri) eppure, già oggi, ci sono problemi di vivibilità per chi abita non in faccia alla ferrovia ma addirittura qualche centinaio di metri più in là. É il caso dei residenti di via Cittadella che, in estate, impazziscono letteralmente per il rumore prodotto dai convogli ferroviari.

«Nella zona stadio Quercia, la Busa dei Cavai per intenderci, il passaggio serale e notturno dei treni è diventato insopportabile. - racconta un residente - Soprattutto per i più anziani che in questa torrida estate sono stati costretti a tenere le finestre aperte e non riescono a parlare tra loro. Il disturbo acustico è davvero insopportabile. Al passaggio dei treni, per dire, dentro casa si fa fatica a dialogare, a scambiare quattro chiacchiere anche se si è seduti attorno allo stesso tavolo».

Il problema, per dire, era già stato segnalato sette anni fa e il consigliere comunale della Lega Willy Angeli aveva presentato un’interrogazione ad hoc in consiglio comunale. Pannelli fonoassorbenti, però, non se ne sono mai visti. Gli abitanti della zona, in proposito, hanno provato a contattare le Ferrovie dello Stato che hanno risposto di rivolgersi al Comune: «Deve essere l’ente pubblico a presentare domanda di installazione delle barriere».

La questione, ovviamente, tiene ancora botta. Tanto che lo stesso esponente del Carroccio presenterà nei prossimi giorni l’ennesima interrogazione alla giunta. «É già stato accertato che il rumore c’è e disturba parecchio. Tanto che secondo le direttive europee la zona è stata definita “area critica” e soggetta a riqualificazione per ridurre le emissioni sonore. Il piano di intervento è già previsto ed ora si tratta solo di metterlo in atto. Per questo come Lega chiediamo alla sindaca Giulia Robol e all’assessore competente di capire a che punto sono le richieste di installare i pannelli e quando i residenti di via Cittadella potranno finalmente vivere in serenità senza essere costretti, specie nelle afose serate estive, a tenere le finestre chiuse per poter parlare liberamente in famiglia». Insomma, la battaglia, fino ad oggi discreta e senza strepiti, si sposta di nuovo a palazzo Pretorio.

Alla ripresa dei lavori in aula Malfatti dopo la pausa estiva proprio la Lega chiederà di intervenire quanto prima. «Anche perché se aspettiamo il bypass e l’interramento dei binari merci - ricorda Angeli - non è più finita. Ci vorranno decenni per completare l’opera e il disagio, invece, è adesso. Soprattutto perché il vento, alla sera, sposta il caos a distanza di parecchi metri e non serve vivere sotto i binari per rischiare la sordità. Per questo il Comune deve presentare subito richiesta alle Fs per installare dei pannelli fonoassorbenti e tutelare la salute pubblica».

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