Siric, c’è il via libera definitivo: ora può arrivare Eurobrico
Il Comune di Rovereto ha pagato l’ultima tranche dei soldi spesi per la bonifica della fabbrica chimica. Ora, almeno formalmente, è tutto a posto: il sito è pulito. Risarcita la Provincia, il compendio può essere trasformato nel nuovo centro commerciale del “fai da te” in via del Garda
ROVERETO. C'è voluto del tempo, tanto tempo, e soprattutto olio di gomito per sminare una bomba chimica a due passi dal centro città. Alla fine, però, ancorché a prezzi di saldo, la Siric resterà un ricordo per gli archivi e al suo posto sorgerà il tempio del bricolage, del fai da te «made in Trentino».
L'asta fallimentare - che negli anni ha visto ridursi il prezzo di vendita per assenza di compratori - tre anni fa non è andata deserta ma ha trovato un acquirente in grado di tappare quella falla e far rivivere i due ettari di terreno industrial-commerciale proprio in mezzo al viale dello shopping, via del Garda.
Al posto dell'ex fabbrica chimica del compianto Fernando Zadra arriverà infatti l'Eurobrico. I Paterno hanno staccato l'assegno da oltre 3 milioni di euro per aggiudicarsi il lotto e trasferire lì il negozio oggi ospite del Millennium Center (che, chiaramente, cercherà qualcun altro per riempire il pianterreno del più grande centro commerciale del Trentino).
I lavori per cancellare definitivamente dallo skyline roveretano il fabbricone chimico partiranno in primavera. Per il via libera, infatti, serviva mettere la parola fine sulla questione, di fatto dichiarare formalmente chiuso il «bubbone» Siric.
E l'ok ufficiale è arrivato adesso dal Comune con la restituzione dell'ultima tranche del finanziamento provinciale per la bonifica. Che è costata 3 milioni 191.576,51 euro. L'ultimo assegno da 224.881,94 è stato firmato l'altro giorno ed ora i soldi presentati da piazza Dante per pulire il sito di via del Garda sono stati tutti ridati indietro. Un pagamento che, come detto, mette la parola fine e dichiara bonificata l'area e pronta per essere recuperata ad altri fini. «Essendo questo il riparto definitivo in seguito a cui il fallimento si chiude - ricorda poi in piazza del Podestà - il Comune di Rovereto non dovrà restituire null'altro alla Provincia».
Adesso, insomma, finalmente si parte con la demolizione e la costruzione del nuovo grande polo del bricolage. Al posto della produzione di resine, dunque, arriveranno cacciaviti, guide e tutto quello che serve per arrangiarsi nel sistemare casa ma anche la propria macchina. E ci saranno nuove assunzioni, in un periodo di secca occupazionale da far paura.
Il tutto, come detto, «in house», nel senso che non ci sono multinazionali o grosse aziende da fuori ma una realtà imprenditoriale trentina. La stessa, per capirci, che ha recuperato il grande capannone dell'Orvea 2000 (proprio all'inizio di via del Garda) per metterci «Casa Tua», la risposta dolomitica dell'arredamento all'Ikea. Dopo anni di attesa e dita incrociate, insomma, il sito dell'ex industria chimica ha trovato un proprietario.
Il compendio, nelle precedenti aste, ha registrato un nulla di fatto ma più per paura di trovare «veleni» una volta acquistato che di interesse da parte di imprenditori. Perché, come detto, aziende che volevano insediarsi ce n'erano ma nessuna, fino a ieri, ha messo fuori il naso preferendo aspettare il via libera definitivo di Comune e Provincia sul fronte bonifica. Ora, finalmente, è andato tutto a buon fine. La lunga attesa, adesso, è finita e, soprattutto, il nuovo insediamento porterà posti di lavoro che, visto il periodo, sono come la manna dal cielo.