Ecco lo speciale panettone prodotto da giovani donne vittime di violenza
Il dolce del laboratorio sociale Formichine del Punto d’Approdo rappresenta il coraggio e la speranza di chi ha subito soprusi. «La nostra cooperativa da oltre 40 anni aiuta bambini e mamme in difficoltà» Il sostegno dei campioni dell’Aquila basket
DATI Violenza sulle donne: in Trentino aumentano le richieste di aiuto
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CAMPAGNA Sei vittima di violenza? Il Trentino non ti lascia sola
PSICHIATRA Contro la violenza sulle donne vanno educati gli uomini
ROVERETO - Non una semplice strenna natalizia, ma un dolce che racchiude tutta la creatività, il coraggio e la speranza delle donne. È il "pannatale", lo speciale panettone presentato ieri presso la sede del Laboratorio sociale della cooperativa Punto d'approdo di via Benacense II, ideato e realizzato dalle "Formichine". Giovani che hanno saputo trovare la forza di lasciarsi alle spalle un vissuto difficile, spesso segnato dalla violenza, per tornare a guardare con fiducia al futuro.
«Abbiamo pensato a una ricetta originale da realizzare con ingredienti di assoluta eccellenza del territorio - ha spiegato Gian Luca Magagni, coordinatore del laboratorio delle Formichine - .
Molti sono i produttori locali che si sono resi protagonisti della solidarietà, come la Marzadro per l'olio, l'apicoltura Peterlini per il miele o La Trentina per le prugne. E poi il forno della casa circondariale di Vicenza, perché l'intera filiera possa davvero rigenerare le persone che hanno attraversato momenti di difficoltà, come chi sta scontando una pena in carcere o come le nostre Formichine».
E tra i molti sostenitori del progetto solidale ci sono anche loro, i super campioni dell'Aquila basket. «Siamo impegnati da ormai vent'anni nel campo del sociale - ha commentato Massimo Komatz, direttore della Fondazione Aquila per lo sport trentino, accompagnato per la speciale occasione dal capitano della squadra di pallacanestro, Andrés Pablo "Toto" Forray - . Nel tempo abbiamo costruito una rete di rapporti e collaborazioni con diverse organizzazioni e cooperative su tutto il territorio della Provincia. Per noi la solidarietà è un modo di essere, tanto da riuscire a realizzare più di cento iniziative ogni anno, che poi descriviamo in un workshop finale. Vogliamo raccontare a tutti come lo sport sia davvero un incredibile strumento di inclusione e coesione sociale».
«La nostra cooperativa cerca di sostenere un settore particolarmente fragile della società - è intervenuta Luisa Sartori, presidente del Punto d'approdo - e da più di quarant'anni siamo sul territorio per aiutare i bambini e le madri in difficoltà. Spesso si rivolgono a noi donne che in casa hanno subito per lungo tempo violenza fisica o psicologica, a volte sono state addirittura vittime di tratta. In una data importante dedicata all'eliminazione della violenza contro le donne, ricordiamo che questo luogo è nato proprio con l'intento di offrire uno spazio alle vittime di questo genere di violenza.
Qui le donne possono sentirsi finalmente in posto sicuro e sereno, perché si lavora in tranquillità e non si alza mai la voce. È un laboratorio che dà la possibilità a tutte di essere ascoltate e soprattutto di sentirsi sostenute nel percorso di riconquista della propria serenità.
Grazie al laboratorio sociale le nostre Formichine trovano finalmente la possibilità di realizzarsi, impiegandosi in molte attività creative. Gradualmente acquisiscono anche tutti quei prerequisiti professionali utili a entrare nel mondo del lavoro in modo autonomo».
Tra il confezionamento di originali articoli da regalo in stoffa, carta e feltro, gadget aziendali, packaging di prodotti alimentari e non, laboratori di lavanderia, stireria e pulizie professionali, le Formichine seguono dei percorsi formativi individualizzati.
«Perché ogni persona - ha proseguito Sartori - è unica e ha diritto a un'attenzione particolare e personalizzata. Le ragazze imparano via via i tempi e i ritmi, la precisione e la concentrazione richiesti in tutti gli ambiti lavorativi. È per loro un'immensa soddisfazione, che le porta a riconquistare, giorno dopo giorno, la fiducia in sé, la dignità e il sorriso».