Rovereto, fuochi d’artificio e botti vietati per Capodanno: pericolo per persone e animali
L’assessorato alle politiche ambientali ricorda che esiste un regolamento di polizia urbana che non ne consente l’accensione e lo sparo. C'è anche il fronte del rischio incendi e dell'inquinamento, Pozzer: «Rinunciare è un passo verso la transizione ecologica»
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ROVERETO - Sono vietati, punto e basta. Botti, razzi, petardi, mortaretti, fuochi d'artificio... chi più ne ha più ne metta: tutto quanto serve per fare festa, a maggior ragione in prossimità e nella notte di Capodanno. Bene, anzi male.
Cari roveretani, questo è il senso del messaggio che arriva da Palazzo Pretorio, se avete un po' di senso civico e di rispetto per le persone e gli animali (e non volete incorrere in sanzioni), scordatevi queste usanze che comportano anche gravi rischi per l'incolumità propria e altrui. L'amministrazione comunale proprio in concomitanza delle festività di fine anno (ma la raccomandazione vale anche per tutto il resto dell'anno) esorta ad «evitare l'accensione e il lancio di fuochi d'artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici.
Tali azioni, come noto, possono rivelarsi pericolose ed essere motivo di turbamento sia per le persone che per gli animali. Questi ultimi in particolare a causa dei botti possono subire gravi traumi, spesso con conseguenze anche irreversibili. Un altro fronte di pericolo è quello dei roghi che, a causa dell'inverno secco, i fuochi d'artificio possono provocare soprattutto nei parchi cittadini e nelle zone boschive».
L'esortazione che arriva dall'assessorato alle politiche ambientali e alla tutela degli animali è quello di resistere alla tentazione di una festa pirotecnica per evitare sanzioni sulla base di un vecchio regolamento di polizia urbana che vieta "botti e razzi".
E ora che succede a chi disattende il divieto? «Le norme ci sono e siamo consapevoli che la difficoltà è nell'applicarle se non trovi i trasgressori con il cerino il mano. La nostra - puntualizza l'assessore Ruggero Pozzer - diventa quindi più che altro una raccomandazione» per far capire che sparare petardi o fuochi d'artificio non ha senso, è fuori tempo, è roba da vecchi "creduloni".
«Infatti l'uso dei botti esplosivi nasce nell'antichità con la credenza che il forte rumore avrebbe spaventato gli spiriti maligni impedendogli di seguirci sino all'anno nuovo. Confido che la società odierna sia matura per rinunciare a questa usanza fasulla contro la malasorte e vietata dalla legge. Oggi ogni esplosione è solo disturbo per molte persone, terrore per gli animali, inquinamento, e possibili danni per il rischio di incendi». Rinunciare a queste pratiche anacronistiche, conclude l'assessore Pozzer, «è un passo significativo verso la transizione ecologica».